La gestosi o preeclampsia è una patologia che può manifestarsi nelle donne in gravidanza in grado di compromettere sia le condizioni di salute della madre che del bambino. Uno studio ci rivela ora che le gestanti che soffrono di questo disturbo hanno maggiori possibilità di sviluppare delle complicazioni post-partum.
E’ il risultato di uno studio revisionale condotto dal dott. Jason Waugh, ginecologo e redattore della rivista di settore The Obstetrician and Gynaecologist (TOG), sul quale i risultati sono stati pubblicati. Secondo i dati analizzati dall’esperto, le donne affette da gestosi dovrebbero essere monitorate per almeno settantadue ora, al fine di evitare il sorgere ed il conseguente degenerare di possibili complicanze. La voglia di capirne di più è nata studiando i casi di donne affette dal disturbo nel periodo pre-parto che erano state costrette ad una nuova ospedalizzazione entro i 20-25 giorni dalle dimissioni.
Lo stato di ipertensione che si instaura con la preeclampsia potrebbe infatti risultare ancora più pericoloso in fase post-natale. Rispetto alla gestosi, questo innalzamento della pressione arteriosa subito dopo il parto è ancora un mistero per i ricercatori, sebbene si manifesti con una certa frequenza. Certo, la gestosi rappresenta un ulteriore fattore di rischio, ma attualmente è impossibile escludere che una donna che non soffra di pressione alta non sviluppi questo problema in faste post-parto. E’ bene quindi, secondo lo scienziato, tenere sotto controllo alcuni specifici sintomi come il mal di testa, disturbi alla vista e vomito nelle donne che hanno appena partorito, ed interpretarli per sicurezza come un possibile campanello d’allarme.
Se questi disturbi dovessero manifestarsi, è bene sottoporre la neo-mamma immediatamente ad una visita più approfondita, al fine di curare immediatamente il problema ed evitare complicanze gravi come un’emorragia cerebrale. Commenta il coordinatore della ricerca:
Le donne con pre-eclampsia dovrebbero essere incoraggiate a ritardare la dimissione, e una volta che lascino l’ospedale, l’ostetrica dovrebbe monitorare la pressione arteriosa per le prime due settimane. Questo è poi seguito dalla visita a 6 settimane dopo il parto. Se i sintomi persistono, ci può essere un causa sottostante.
Fonte | The Obstetrician and Gynaecologist (TOG)
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