Una dieta composta da cibi grassi ed ipercalorici e un eccesso di peso possono danneggiare le arterie, con depositi di grassi che facilitano l’insorgenza di infarto ed ictus e mettono a repentaglio la nostra vita. Un nuovo studio suggerisce che questo processo funziona in entrambi i sensi: vale a dire che se mangiare male e ingrassare aumenta il rischio, viceversa mangiare sano e perdere peso, può servire a rallentare l’accumulo di depositi di grasso nelle arterie, una condizione nota come aterosclerosi.
Nello studio, pubblicato dalla rivista Circulation, un campione di persone di mezza età, con malattie cardiache o diabete che avevano perso più di 10 chili in un periodo di due anni hanno visto ridurre con successo la dimensione dei depositi (o placche) che provocavano l’intasamento delle loro arterie, piuttosto che riscontrare semplicemente un arresto nella crescita delle placche.
Il tipo di dieta seguita dai partecipanti allo studio non sembra aver fatto la differenza, è la perdità di peso in sè a contare. A ridotto contenuto di grassi, con pochi carboidrati, la dieta Mediterranea, sono tutti regimi alimentari che hanno avuto effetti positivi sulla salute delle arterie.
I ricercatori hanno scoperto che le persone che avevano avuto una maggiore perdita di peso e la riduzione della pressione sanguigna tendevano ad avere arterie sane, rispetto a coloro che avevano perso meno di sette chili in un anno e avevano abbassato di pochissimo la pressione sanguigna. Ovviamente, perdere peso è più facile a dirsi che a farsi, e i pazienti esaminati avevano a disposizione un team di esperti, cosa che non tutti i comuni mortali possono permettersi. Tuttavia è importante perdere peso se si è a rischio di aterosclerosi e non bisogna elemosinare le risorse a nostra disposizione nè trovare scuse per rimandare la dieta.
Alice Lichtenstein, professore di scienza della nutrizione presso la Tufts University di Boston, spiega che i nuovi risultati confermano ciò che gli esperti hanno detto per anni. “La perdita di peso migliora la salute cardiovascolare”, spiega Lichtenstein. “Il modo in cui si perde il peso non è il fattore critico, il fattore critico è in realtà che si perde il peso.”
[Fonte: Healh.com]