Sono circa 600mila gli italiani affetti da scompenso cardiaco, e sono circa 90mila i nuovi casi registrati ogni anno nel nostro paese.
Lo scompenso cardiaco rappresenta una condizione patologica nella quale il muscolo cardiaco non è più in grado di pompare sangue a sufficienza per tutto il corpo: il cuore cioè non si riempie adeguatamente di sangue e non è abbastanza forte da svuotarsi in modo da immetterne abbastanza nell’organismo, con conseguente carenza di ossigeno per gli organi e aumento di volume del cuore stesso.
Spesso rappresenta l’evoluzione di patologie come l’ipertensione arteriosa, cardiopatie congenite, infarto del miocardio.
I primi sintomi di scompenso cardiaco sono generalmente rappresentati da un senso di stanchezza o debolezza, respiro corto o mancanza di fiato (soprattutto dopo uno sforzo o quando si è distesi), tosse, vertigini e stati confusionali.
Secondo quanto dichiarato da Aldo Maggioni, direttore del Centro studi Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri), intervenuto al Congresso annuale della Società europea di cardiologia in corso in questi giorni a Monaco di Baviera, lo scompenso cardiaco è, in Italia, la prima causa di ospedalizzazione tra gli anziani e
Nella popolazione generale è al quinto posto nella classifica delle principali cause di ricovero in ospedale, ma risale comunque al primo se si considerano le sole patologie croniche.
Lo scompenso cardiaco è quindi una patologia cronica, dalla quale non si guarisce mai completamente ma che può e deve essere tenuta sotto controllo mediante la terapia farmacologica prescritta dal cardiologo, ma anche attraverso l’adozione di uno stile di vita sano, fondamentale per migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto che, altrimenti, può risultare ancor più gravemente compromessa.
- Se avete ricevuto una diagnosi di scompenso cardiaco è importante sapere che:
- Se siete fumatori, dovete assolutamente smettere
- Se siete affetti da diabete, importante che controlliate regolarmente colesterolo, pressione e glicemia
- Bisogna tenere d’occhio il peso, seguire un dieta iposodica e limitare gli alcolici