Home » MEDICINA DELL'ALIMENTAZIONE » Alimentazione e prevenzione » Il mal di gola non va in vacanza

Il mal di gola non va in vacanza


Lo dicono le statistiche: almeno una volta l’anno gli italiani vanno dal medico perché hanno mal di gola. E i più richiesti sono i pediatri, perché questo disturbo è molto frequente tra i bambini. Le cause del mal di gola possono essere tante: virus, batteri o fattori ambientali di diversa natura. Vediamole una per una.

Virus: sono microrganismi incapaci di sopravvivere autonomamente che penetrano nelle cellule della mucosa della gola, si moltiplicano uccidendo la cellula infetta, diffondendosi poi in quelle vicine. Spesso sono chiamati in causa quelli delle malattie da raffreddamento (rinovirus, adenovirus, coronavirus…) e, a seconda della manifestazione, i sintomi variano: col raffreddore avremo bruciore alla gola, gonfiore, lieve dolore locale, sensazione di presenza di corpo estraneo e difficoltà a deglutire, tosse e naso che cola.


Batteri: sono germi più grossi dei virus che si moltiplicano all’esterno delle cellule infettate danneggiandole a poco a poco. I sintomi sono febbre elevata, tonsille rosse e, spesso, placche biancastre. Il mal di gola e il dolore alla deglutizione possono diventare forti e il malessere generale (mal di testa, stanchezza o spossatezza) finisce col debilitare chi ne soffre.

Altri fattori: ambienti polverosi, alcool, fumo attivo o passivo, abusi vocali, poco ricambio d’aria, inquinamento elevato irritano la gola e finiscono col favorire infezioni virali o batteriche. Gli sbalzi di temperatura, l’aria condizionata e le correnti d’aria sono le più comuni cause scatenanti del mal di gola estivo. L’aria climatizzata, poi, può causare bruciori di gola e irritazione ai bronchi per colpa dei batteri che, nei filtri dei condizionatori, trovano le condizioni ideali per proliferare. Dunque, attenzione in auto, nei supermercati… e agli sbalzi di temperatura quando scendiamo dal treno o dall’aereo!

Le cure per il mal di gola di origine virale sono a base di antisettici locali, antinfiammatori anti-dolorifici che riducono l’infiammazione. Se l’origine è batterica si interviene con antibiotici. Una cura che solo il medico può decidere. Gli antibiotici, infatti, sono farmaci preziosi ma quando non attivi sull’ agente infestante (i virus ad esempi) non solo non risolvono l’infezione ma possono provocare un fenomeno chiamato “resistenza“. Selezioniamo, cioè, ceppi di batteri su cui l’antibiotico non può far nulla, diventando quindi inefficace al momento del bisogno.

Le regole da seguire sono semplici. Eccole: Vestirsi “a strati” per ‘dribblare’ sbalzi di temperatura. Indossare indumenti che permettano una libera circolazione sanguigna e un’adeguata produzione di calore superficiale. Evitare ambienti rumorosi o polverosi. Praticare sport in zone poco inquinate e non orari di punta: l’attività moto aumenta frequenza e profondità della respirazione favorendo, in presenza di polveri sottili, l’irritazione di gola e bronchi. Limitare alcool e fumo. Dieta bilanciata e terapia disintossicante rinforzano le difese immunitarie.