Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata mondiale sulle epatiti, promossa dal World Hepatitis Alliance, un’associazione no profit che coordina circa 200 associazioni di pazienti di tutto il mondo. Allo stesso tempo viene lanciata una campagna di sensibilizzazione il cui slogan è:”Sono io il numero 12?”. Si, perchè al mondo una persona su 12 è ammalata di Epatite C o B, e molti non sanno neppure di esserne vittima.
Si tratta di una campagna informativa e di sensibilizzazione su scala mondiale, che è già stata avviata in 55 paesi, per informare sulla patologia e promuovere l’adozione di comportamenti utili per la prevenzione. Infatti, nonostante 500 milioni di persone in tutto il mondo sia affetto da una forma di epatite virale cronica, le informazioni in merito sono piuttosto scarse.
E Charles Gore, presidente del World Hepatitis Alliance intende fare di tutto perchè le epatiti B e C, che mietono ogni anno un milione e mezzo di vittime, diventino, come già avvenuto per patologie come il virus dell’HIV/AIDS, tubercolosi e malaria, una priorità sanitaria globale ed entrino a far parte degli obiettivi che l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è data per il millennio.
Il numero di persone colpite dal virus dell’epatite B o C è dieci volte superiore al numero di quelle affette da HIV/AIDS, e una persona su tre è entrata in contatto con uno dei due virus, o con entrambi. E poichè questi possono anche non dare alcun sintomo per molti anni, la gran parte di esse non immagina neppure di averli contratti. Per questo motivo gli esperti raccomandano di sottoporsi periodicamente a controlli come le analisi del sangue per poter iniziare tempestivamente le cura adeguate e tenerli sotto controllo.
Per ricevere tutte le informazioni utili sulle epatiti la stessa World Hepatitis Alliance invita ciascuno di noi ad iscriversi al sito sonoioilnumero12.org.