La prevenzione è l’arma migliore contro i tumori, compreso quello alle ovaie che colpisce in maniera sempre maggiore le donne. E’ per questo che in occasione della III giornata internazionale di sensibilizzazione e prevenzione del cancro ovarico, la Fondazione Aisppd Onlus organizza un incontro mirato a sensibilizzare le donne su questo tipo di tumore.
Il convegno si terrà a Frascati a cura di Elisabetta Bernardini, fondatrice e presidente dell’Associazione internazionale di sensibilizzazione e prevenzione delle patologie della donna Onlus. L’incontro avrà luogo nell’Auditorium del Museo Scuderie Aldobrandini alle ore 16. La scelta dell’8 marzo come giornata internazionale del tumore alle ovaie non è casuale: si è pensato infatti che la Festa delle donne fosse l’occasione migliore per approfondire questo tema che tanto ha a cuore la salute dell’universo femminile. Prevenzione dunque come migliore arma contro il tumore alle ovaie, il killer silenzioso, come è stato ribattezzato dagli specialisti. Questo tumore, come gran parte di queste patologie, non ha sintomi ben precisi ed è dunque difficile accorgersene perché difficilmente nella sua parte iniziale lancia segnali. L’unico modo per accorgersi di un tumore alle ovaie prima che sia troppo tardi è dunque quello di sottoporsi a una regolare visita ginecologica, almeno una volta all’anno, per capire fin da subito se c’è qualcosa che non va e intervenire in modo pronto ed efficace, come sottolineano gli esperti.
Si stima che il tumore alle ovaie sia il settimo tumore più comune nel mondo ed è, tra i tumori ginecologici, quello con il tasso di sopravvivenza più basso. Le ricerche in questo campo stanno continuando ma ad oggi la prevenzione continua ad essere la cura migliore per questo tipo di tumore. La International Federation of Gynecology and Obstetrics, la Federazione Internazionale di Ginecologia ed Ostetricia (FIGO), ha identificato 4 stadi di questa malattia:
- Stadio I, quando il tumore è limitato solo alle ovaie.
- Stadio II, quando il cancro ha colpito le ovaie e si è esteso alla pelvi, e dunque può colpire anche l’utero e le tube di falloppio, oltre ad estendersi alla vescica e al retto.
- Stadio III, quando il cancro ha colpito le ovaie, si è diffuso nella cavità addominale e può avere colpito anche i linfonodi.
- Stadio IV, il più pericoloso, quando il tumore alle ovaie si è esteso al di fuori dell’ addome.
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