Torniamo oggi sui quesiti posti da voi lettori di Medicinalive attraverso la nostra rubrica “Chiedi all’esperto”. Ci scrive una persona per quanto riguarda una macchia sospetta ai polmoni. Ecco il quesito e la risposta del nostro oncologo:
“Descrizione dettagliata del problema: buongiorno avrei bisogno di chiedere informazioni riguardo ad una condizione preoccupante che sta vivendo mia madre. In questo periodo ha manifestato sintomi di grave crisi respiratorie, ha fatto una lastra, l’ ennesima, ed è risultata una macchia al polmone destro che pur essendo già presente in precedenza era sfuggita all’attenzione dei medici. Premesso che mia madre fa parte di un programma sperimentale per la somministrazione di vaccini biologici contro l’asma, vi chiedo gentilmente la vostra opinione circa la possibilità che trattasi di una forma tumorale. La macchia risulta leggermente più estesa rispetto alle lastre precedenti. Può darsi che il vaccino abbia rallentato l’evoluzione dell’eventuale massa tumorale? In attesa di risposta porgo i mie più cordiali saluti.
Seleziona la specializzazione: Oncologia / Tipo di Problema: soggetto asmatico cronico con malattia autoimmune”
Risponde il Dottor Carlo Pastore oncologo e chemioterapista:
“Gentile signore, rispondo senza aver visionato la RX torace, cosa senza dubbio opportuna e necessaria. Posso quindi dirle poco e solo in linea generale: una formazione in crescita merita approfondimento. Si può consigliare un esame TC di approfondimento. Se anche si trattasse di una forma neoplastica i vaccini per l’asma non avrebbero alcuna influenza su di essa, ma può chiedere conferma a chi segue la paziente nel programma sperimentale. Cari saluti”.
Dr. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it”
Come sempre, se avete un dubbio o un quesito da porre ai nostri esperti potete inviarlo tramite il form al seguente link: “Chiedi all’esperto, consulti online su Medicinalive”. Si ricorda che la risposta al quesito sarà pubblicata sul sito salvaguardando come in questo caso, la privacy e che assolutamente queste risposte, non possono sostituire una visita specialistica: questa, abbinata a specifiche indagini diagnostiche è l’unica via per ottenere una diagnosi certa e la necessaria terapia.
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