La tomoterapia è approdata ieri anche presso l’Ospedale Civico di Palermo, ed è un passo importante per tutta la sanità italiana: si tratta di una moderna apparecchiatura per la radioterapia a fasci esterni ed è l’unica del meridione. In Italia ve ne son in tutto 18. La prima, anche in Europa dopo gli Stati Uniti ed il Canada presso il San Raffaele di Milano, già dal 2004. Questo eviterà ai malati di tumore del sud, adulti e bambini, di fare grandi viaggi per sottoporsi a tale terapia. Il tutto è stato possibile grazie ai fondi Po Fesr dell’Unione Europea, per un totale di 4 milioni e 700 mila euro, utilizzati dunque per l’acquisto del macchinario oltre che per predisporne la sua collocazione in un bunker speciale (tale macchinario si avvale di un acceleratore nucleare) e realizzare annessi locali. Ma di cosa si tratta di preciso? E perché è importante?
Cos’è la tomoterapia
Il sistema per la tomoterapia è stato sviluppato presso l’Università di Madison (Wisconsin, USA) ed è attualmente presente in soli 300 centri oncologici in tutto il mondo. Il termine “tomo” deriva dalla parola greca che significa “fetta” e questo a rendere l’idea di come funziona tale radioterapia, utilizzata sia contro i tumori che per scopi palliativi (sebbene a diversi dosaggi). Con la radioterapia tradizionale, dall’esterno, l’organismo viene irradiato in un punto stabilito, ma i raggi rischiano di compromettere anche le cellule di tessuto sano circostante, oltre che quelle neoplastiche, per cui tale metodica non è sempre possibile. La tomoterapia attraverso un sistema di acquisizione di immagini e di specifiche tecniche di controllo e posizionamento del paziente e dei raggi permette di irradiare l’organo malato con maggiore precisione, il punto specifico (fetta a fetta), salvaguardando il restante tessuto sano, favorendo così la possibilità di utilizzo di dosaggi più elevati e dunque tempi minori per il paziente e la struttura, con maggiore efficacia terapeutica.
Tomoterapia, per quali tumori?
Date le sue peculiarità, questa metodica di radioterapia è particolarmente indicata per quei tumori difficili da trattare per loro collocazione (perché vicini ad organi vitali o importanti): il tumore della testa e del collo, il cancro al pancreas e quello del sistema nervoso centrale. La tomoterapia nel tumore alla prostata si usa altresì perché questa neoplasia necessita di alte dosi radioterapiche, meno invasive dunque con la tomo. In casi rari e selezionati si usa anche per le metastasi.
Maggiori approfondimenti sugli altri centri che praticano la tomoterapia: Accuray.it