L’artrosi al ginocchio è strettamente collegata all’obesità: chi soffre di sovrappeso, o chi ne ha sofferto in passato, ha infatti più probabilità di incappare in problemi alle articolazioni, rese più deboli dal dovere sostenere pesi eccessivi.
Alimentazione e obesità saranno alcuni dei temi al centro di Expo 2015 e non è un caso: si cercherà infatti di sensibilizzare gli italiani sull’importanza di una alimentazione corretta e un peso sempre controllato per evitare tutta una serie di patologie tra cui, appunto, anche l’artrosi al ginocchio che comporta sintomi ben precisi e, nella maggior parte dei casi, piuttosto dolorosi. Si stima che il rischio di artrosi sia del 35% fra coloro che sono considerati normopeso, con la percentuale che si abbassa ancora (30%) per coloro che non sono mai stati sovrappeso dai 18 anni in poi. Chi invece dalla maggiore età in poi ingrassa in modo esponenziale registra una probabilità di artrosi addirittura doppia, pari al 60%.
Le cure per l’artrosi al ginocchio stanno subendo notevoli accelerazioni e la tecnologia è entrata prepotentemente in sala operatoria. L’ultimo esperimento, portato avanti dal Professor Norberto Confalonieri, presidente dell’Associazione Internazionale di Chirurgia Ortopedica Computer e Robot Assistita (C.A.O.S.), ha previsto l’impianto di mini-protesi compartimentali al ginocchio attraverso un rivoluzionario software tutto italiano. Protesi parziali, dunque, contro quelle totali che per anni sono state impiantate anche laddove non ce ne era bisogno e che sono anche meno invasive per il paziente.
Nonostante l’aiuto della tecnologia e il miglioramento delle cure, però, il Professor Norberto Confalonieri sottolinea l’importanza della prevenzione per non esasperare una situazione che potrebbe peggiorare nel giro di poco tempo. Il controllo del peso è fondamentale per coloro che soffrono di dolori al ginocchio e che devono evitare assolutamente di affaticarle con un carico eccessivo che le costringa a sforzi troppo impegnativi, con tutte le conseguenze del caso.
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