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E’ vero che gli iPods interferiscono con i pacemaker?

Ancora una volta la tecnologia è sotto accusa: dopo le onde nocive dei telefoni cellulari, il calo del desiderio sessuale dovuto al pc e i danni alla salute dovuti all’attività di blogger, questa volta tocca all’iPOD. Da una ricerca pubblicata circa un anno fa sulla rivista Heart Rhythm, sembrerebbe che gli iPods possano interferire con il corretto funzionamento dei pacemaker, provocando delle anomalie.

Basterebbe infatti avvicinare uno di questi riproduttori musicali di ultima generazione ad appena due pollici dal petto di un paziente, per causare un’interferenza elettrica con il dispositivo cardiaco.
Addirittura, in alcuni casi, i ricercatori rilevarono che anche nel raggio di 45 centimetri di distanza tra l’iPod e il cuore ci potevano essere interferenze.

La maggioranza degli scienziati era però scettica riguardo ai risultati di questo studio. E non a torto, dal momento che ricerche successive hanno smentito i precedenti risultati.
Tra le più recenti, uno studio condotto dal Children’s Hospital Boston e dalla Harvard Medical School ha dimostrato che non ci sarebbe alcun tipo di problema derivante dall’uso degli iPod nei pazienti con pacemaker. I ricercatori hanno testato quattro tipi di iPods differenti su un campione di pazienti con pacemaker attivi o cardioverter defibrillatori impiantabili, e non si è verificata alcuna interferenza.

Tuttavia qualche lieve anomalia nel funzionamento si è verificata, ma ciò accadeva soltanto nel caso in cui gli iPods venissero usati nel momento in cui i pacemaker venivano riprogrammati. Inoltre, anche in tal caso, era talmente lieve da non creare alcun danno.

Un ulteriore studio reso noto a gennaio effettuato dalla Food and Drug Administration ha confermato l’innocuità degli iPod relativamente ai dispositivi cardiaci, testando sempre quattro tipi di iPod differenti e non riscontrando nessun malfunzionamento sui pacemaker.
L’unico accorgimento da adottare, come suggeriscono gli esperti, è non usare gli iPods durante la riprogrammazione dei pacemaker. Ma dubito che qualcuno ascolti musica in un momento simile.