I prodotti dimagranti a base di caffè verde vengono spesso pubblicizzati come grandiosi nell’aiutare a bruciare i grassi e quindi a perdere peso. Uno studio recentemente condotto a tal riguardo dall’Università del West Australia dimostra che si tratta di una menzogna.
Sono molti i ritrovati a base di questo tipo di caffè che promettono miracoli, ma a quanto pare, tali eventi sono tutt’altro che realizzabili. Secondo la squadra di ricercatori dei professori Vance Matthews e Kevin Croft il consumo di questi integratori non previene l’aumento di peso. Se si vuole parlare di antiossidanti, il discorso cambia, effettivamente vi sono dei polifenoli al suo interno che possono aiutare a combattere lo stress ossidativo e quindi a rendere la persona meno a rischio di sviluppare diabete di tipo 2, ipertensione ed obesità legata alla sindrome metabolica.
Ma se si parla dell’effetto di uno di essi, l’acido clorogenico, pubblicizzato spesso come elemento brucia-grassi principale in questi prodotti dimagranti, allora il discorso cambia. Gli scienziati australiani hanno condotto uno studio specifico, su modello animale, dal quale si è evinto che il polifenolo in questione non mantiene ciò che i produttori di questi integratori a base di caffè verde vogliono “fargli” promettere.
I risultati pubblicati sulla rivista di settore ACS’ Journal of Agricultural and Food Chemistry sono basati sulla suddivisione delle cavie in due gruppi: ad uno è stata fatta seguire una dieta ad alto contenuto di grassi soltanto ed all’altro, sottoposto allo stesso regime dietetico sono state aggiunte dosi elevate di CGA. L’accumulo di grasso è risultato uguale per entrambi i gruppi con una doverosa precisazione. Coloro che avevano assunto le dosi di acido clorogenico presentavano maggiori probabilità di sviluppare disturbi precursori del diabete di tipo 2 e grasso all’interno delle cellule del fegato. Commentano i ricercatori:
Questo studio suggerisce che alte dosi di supplementazione con CGA in una dieta ricca di grassi non protegge contro le caratteristiche della sindrome metabolica nei topi con obesità indotta dalla dieta.
Un consiglio? Se volete perdere peso consultate un medico nutrizionista.
Fonte | JAFC
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