Sembra proprio che la Gran Bretagna sia destinata a diventare il paese in cui le donne che desiderano avere un figlio senza “l’ingombro” di un marito potranno vedere realizzati i propri desideri. Dopo la notizia, diffusa qualche mese, fa di una ricerca inglese sulla possibilità di estrarre spermatozoi dalle cellule staminali del midollo osseo femminile, giunge in questi giorni quella dell’approvazione, da parte del parlamento britannico, di un provvedimento che rende più facile alle donne single, e quindi alle coppie lesbiche, l’accesso alla fecondazione assistita.
In Gran Bretagna infatti non vigeva tanto un vero e proprio divieto per le donne single di sottoporsi a tecniche di fecondazione artificiale per avere un bambino, quanto piuttosto l’obbligo per i sanitari, sancito dalla legge sulla fecondazione umana e l’embriologia (Human Fertilisation and Embryology Bill), di tenere in considerazione, prima di effettuare l’intervento, la necessità di una figura paterna per il nascituro. E tanto bastava a rendere quasi impossibile a una donna priva di un compagno di diventare madre.
Da adesso in poi invece i medici inglesi non sono più tenuti a considerare la necessità di una figura paterna per il bambino, quanto quella di un “genitore supportante”, formula volutamente generica che apre la strada della maternità alle coppie lesbiche per le quali in Inghilterra è preclusa la strada dell’adozione. La modifica della legge è stata votata a larga maggioranza. Secondo quanto riportato dal Times inoltre la legge consentirà ad entrambi i membri di una coppia gay o lesbica di essere riconosciuti genitori.
Sempre nell’ambito dello stesso provvedimento non è invece passata la proposta che voleva una riduzione del limite delle 24 settimane per l’aborto. Ed è stato inoltre approvato l’articolo che prevede la possibilità di ricorrere a “neonati donatori” per cercare di salvare la vita di un bambino affetto da una malattia genetica.