L’associazione Peter Pan Onlus si occupa di dare assistenza ed un posto dove stare alle famiglie dei bambini malati di cancro ed ai minori tra una terapia e l’altra. Lo fa gratuitamente attraverso una struttura per la quale paga ogni mese un affitto di 6mila euro. Ora rischia di chiudere per via di una richiesta maggiorata di locazione. E’ importante comprendere quanta importanza abbia questo tipo di assistenza per i piccoli pazienti.
Quello della Onlus Peter Pan è un caso specifico, dipendente dall’ennesima bruttissima pagina della storia amministrativa regionale del Lazio. La mobilitazione per risolvere il problema è alta e vi spieghiamo il perché. Quando un bambino è malato, la presenza dei genitori accanto a lui è necessaria e propedeutica ad una maggiore possibilità di guarigione da parte dello stesso. In questo caso si parla di cancro, ma l’assunto è valido per qualsiasi problema di salute. Per coloro che non risiedono vicino al nosocomio dove i bambini vengono ricoverati, nascono dei problemi di logistica ed economici spesso davvero impossibili da gestire.
Le case di accoglienza come quella gestista dalla Onlus Peter pan consente a chi viene da fuori di avere un posto dove stare nel corso delle terapie dei propri bambini, ma soprattutto consente a questi ultimi di avere un luogo dove poter risiedere con la propria famiglia al di fuori delle mura ospedaliere ricevendo comunque l’assistenza sanitaria che necessita.
Già appare scandaloso richiedere un affitto ad una simile struttura, ristrutturata tramite donazioni private e messa in piedi dalla Onlus dopo dieci anni di abbandono. Ed ora si richiede anche un adeguamento che quadruplica ed oltre la locazione mensile?
Dovrebbe esistere una legge che renda obbligatoria da parte dello stato la creazione di questa tipologia di assistenza e di struttura e ancor di più una tutela nei confronti di quelle associazioni che ogni mese lottano per poter offrire tali servizi. Non si può pensare di togliere ai bambini malati di tumore la presenza dei loro genitori minacciando sfratto esecutivo per via di un mancato adeguamento di canone d’affitto. Mantenere alto l’umore dei malati attraverso l’amore della propria famiglia rappresenta per ogni bambino il primo piccolo passo verso la guarigione. Eliminare tale termine dall’equazione è in pratica limitare le possibilità di cura ad un bambino.
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