Ciò che spesso incide sulla manifestazione di questi impulsi è l’intolleranza verso l’espressione “pubblica” dell’omosessualità nelle differenti forme: dal locale gay, a manifestazione di affetto e di attrazione tra due persone dello stesso sesso. Ma facciamo un passo indietro. Se pensiamo alla formazione dell’identità possiamo notare delle differenze tra l’identità maschile e quella femminile. Gli atteggiamenti sociali verso il sesso, il genere e l’omosessualità vengono generalmente appresi acriticamente e interiorizzati molto presto, nelle prime fasi della vita, prima che un individuo abbia riconosciuto il proprio orientamento sessuale.
Sia maschi che femmine fin dalla nascita si trovano immersi in un mondo prevalentemente femminile: mamme, nonne, maestre, baby-sitter. Il distacco dal mondo femminile materno è necessario per la formazione dell’identità maschile e richiede aggressività e attenzione per non ricadere nella simbiosi dei primi mesi di vita. L’immagine corporea dell’uomo è centrale sull’esperienza sensoriale dell’erezione, da qui il bisogno degli uomini di insistere sulla propria virilità e distanziarsi dalla femminilità, mostrando anche ripudio nei confronti dell’omosessualità maschile in quanto associata allo stereotipo della passività femminile.