Caffè, quale quantità è pericolosa per la salute?

Il caffè è da anni al centro di studi di opposta tendenza che puntano a scoprire quanto effettivamente faccia bene o male alla salute. Quel che è certo, è che è la quantità che ne beviamo a caratterizzarne l’effetto, come ci spiega una ricerca condotta recentemente dagli scienziati dell’Università della California del Sud.

Problemi di cuore a causa di placenta sottile alla nascita?

Potrebbero esserci dei problemi di salute in futuro se il bambino viene al mondo dopo essere cresciuto nel grembo della madre in una situazione di placenta sottile. Secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori inglesi dell’Università di Southampton, i neonati che nascono con questa particolare variabile hanno il doppio delle probabilità di morire a causa di un’insufficienza cardiaca improvvisa.

8 Marzo, la salute e la sicurezza delle donne sul lavoro

L’8 marzo si celebra la festa della donna. Una commemorazione nata per ricordare le 129 operaie della ditta statunitense tessile Cotton arse vive sul luogo di lavoro nel 1908 perché in sciopero contro delle condizioni lavorative prive di sicurezza. Ed è proprio in concomitanza con questa celebrazione che l‘Associazione Nazionale tra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro ha deciso di presentare  le proprie considerazioni sulle attuali condizioni di salute della donna sul lavoro.

Vitamina D, la carenza aumenta la mortalità negli anziani

La vitamina D è una componente necessaria per il corretto funzionamento dell’organismo umano. Uno studio condotto dalla Medical University di Graz, in Austria, ha rilevato come  la carenza di vitamina D nelle persone anziane corrisponda spesso ad un aumento del tasso di mortalità.  I risultati della ricerca in questione verranno presto pubblicati sulla rivista di settore Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.

Cancro, si stimano 1,3 milioni di morti in Europa nel 2012

E’ stato stimato che in Europa, nel corso di tutto il 2012 vi saranno circa 1,3 milioni di morti a causa del cancro. I dati, pubblicati in un articolo sulla rivista di settore Annals of Oncology spiegano che si tratterà nello specifico di 717,398 uomini e 565,703 donne. Piccola consolazione: sebbene i numeri assoluti siano più alti di quelli registrati lo scorso anno, il tasso di mortalità sembra essere in diminuzione.

L’infarto miete meno vittime rispetto agli anni passati

L’infarto è divenuto meno letale. Grazie alla  prevenzione ed alle  nuove scoperte tecnologiche scendono sensibilmente le morti dovute ad ischemia cardiaca. Un dimezzamento avvenuto nel nostro paese negli ultimi dieci anni, ed anche in Gren Bretagna, dove il cambiamento viene illustrato da un interessante studio dedicato.

Malattie cardiovascolari: “killer” per gli italiani

Le malattie cardiovascolari rappresentano il killer per eccellenza degli italiani. A sorpresa è avvenuto il sorpasso nei confronti dei tumori nella classifica delle principali cause di morte degli italiani. Almeno per ciò che riguarda il sesso maschile. Per ciò che concerne le donne infatti, le patologie cardiologiche rappresentano già da tempo la prima causa di decesso.

Tumore del rene, registrati oltre 5 mila casi in Italia nel 2010

Il tumore del rene ha fatto registrare migliaia di casi in Italia lo scorso anno. Esattamente, nel 2010, si sono contate 5.568 nuove diagnosi per questo tipo di cancro. Un maggiore numero di casi è stato rilevato nel Nord Italia. In generale le stime per la popolazione italiana parlano di 16,2 uomini colpiti su 100 mila e 6,8 donne su 100 mila. Il tasso di mortalità equivale a 4,7 per 100 mila uomini ed 1,6 ogni 100 mila donne.

Per prendere provvedimenti e fare luce su quello che è, a detta degli esperti, un allarmante aumento dell’incidenza del tumore del rene, ha preso il via in questi giorni una sorta di maratona scientifica, una cinque giorni di lavori e ricerche a cura della SIUrO, la Società Italiana di Urologia Oncologica.

Fumo: uccide gli uomini 2 volte più dell’alcol

Il fumo uccide due volte più dell’alcol. E non solo, miete più vittime tra gli uomini che tra le donne, con divari che arrivano fino al 60%. Il sesso forte diventa debole quindi, e più soggetto a particolari tipi di patologie causate dal tabagismo.

E’ questo il risultato di uno studio condotto in Gran Bretagna su un campione ad ampio spettro riguardante 30 stati europei  e pubblicato dalla rivista specializzata “Tobacco Control”.

8 miti da sfatare sull’influenza suina

La seconda ondata della pandemia di influenza suina è ora ufficialmente in corso nell’emisfero settentrionale. I numeri dei decessi stanno aumentando velocemente ed in molte nazioni la vaccinazione è iniziata. Per fortuna, almeno per ora, il virus non si è evoluto come alcuni temevano e la maggior parte dei casi sono di lieve entità.

Ma allora tutte quelle avvertenze sulla pandemia erano solo allarmismo? Sembra proprio di no. L’Italia oggi piange la sua tredicesima vittima, il mondo ne ha contate oltre 700 solo nell’ultima settimana. L’allarme c’è ed è sempre alto. Questa pandemia è molto lontana dal peggiore dei casi dell’influenza normale di stagione, anzi, a parte il nome e la modalità di diffusione, ha pochi altri aspetti che le accomuna. Molte più persone del solito prenderanno l’influenza quest’anno. La stragrande maggioranza guarirà, ma alcuni, compresi i giovani e le persone in buona salute, moriranno. È possibile però riuscire a proteggere voi e la vostra famiglia di imparando ad individuare un caso grave, prendendo le solite dovute precauzioni, e stando attenti a non cadere nei soliti miti che si formano ad ogni pandemia, che potrebbero essere fuorvianti. Noi abbiamo raccolto 8 di questi miti da sfatare, e li troverete dopo il salto.

Tumore al colon retto: una visita può garantire tranquillità per i 5 anni successivi

Due studi appena usciti confermano che la diagnosi precoce al tumore del colon retto va fatta cominciando a cinquanta anni, ma se il responso è negativo per cinque anni non vi sono motivi di preocccupazione.

Delle due ricerche effettuate, la prima, pubblicata su “Clinical Gastroenterology and Hepatology”, dallo studioso Francis Giardiello della Johns Hopkins University, si basa su dati inattaccabili: quelli legati alle autopsie.