Un’indagine condotta dal Coni Milano ha fotografato la quotidianità di 6000 bambini sotto i dieci anni, intervistati in 150 istituti scolastici sparsi in tutta la provincia lombarda. I risultati, presentati in occasione del Convegno “Sport seconda famiglia” tenutosi lo scorso 13 Giugno, offrono un’immagine piuttosto sconfortante dell’infanzia, fatta di inattività e abitudini alimentari scorrette, ma anche, per alcuni, di solitudine.
Il 23% dei bambini coinvolti infatti non pranza, il 32% invece salta la cena, il 28% sconosce l’abitudine della prima colazione, il 58% non fa merenda a metà mattina, mentre moltissimi consumano una merenda pomeridiana a base di cibi poco sani come patatine fritte, merendine e gelati. Infine il 72% di essi, soprattutto le bambine, consuma i pasti da solo e li vive come un obbligo del tutto privo di implicazioni conviviali.
L’indagine fa parte di un percorso di ricerca più ampio intrapreso dal Coni nel 2004 che ha visto il coinvolgimento di oltre 36mila bambini dei quali sono stati monitorati abilità motorie, abitudini alimentari e problemi relazionali legati a squilibri come obesità e sottopeso. I dati emersi permettono di fare il punto anche sul fondamentale ruolo svolto dallo sport per uno stile di vita sano e attivo: nonostante solo il 50% dei bambini milanesi di dieci anni pratichi regolarmente attività sportive infatti, ben l’80% di essi presenta uno stato di salute e abitudini alimentari più sane dei coetanei che non fanno altrettanto.
La ricerca condotta dal Coni fa parte inoltre del progetto europeo antiobesità “Get-up & Go!” coordinato dai Comitati Olimpici europei e della cui attuazione il Coni Milano si sta occupando in 4 province di Lombardia e Veneto. Il progetto ha lo scopo di promuovere l’adozione di uno stile di vita sano e attivo in cui sport e abitudini alimentari corrette la facciano da padrone.