Fare il bucato con il vapore in lavatrice aiuta a prevenire allergie e infezioni. Questo infatti è il metodo migliore per igienizzare i nostri indumenti, veicoli, spesso insospettabili, di microbi e allergeni. Ad affermarlo gli esperti del Dipartimento di sanità pubblica, microbiologia, virologia dell’Università di Milano in base ai risultati di una ricerca che ha dimostrato l’efficacia del vapore non solo nella riduzione di allergeni come il pelo di gatto e gli acari, ma anche di microrganismi come lo Stafilococco aureo, la Candida, lo Pseudomonas aeruginosa e l’Enterococco faecalis, oltre al virus dell’influenza.
Le proprietà igienizzanti del vapore, già note e utilizzate in ambito non solo domestico per sterilizzare ad esempio ciucci e tettarelle, ma anche medicale per decontaminare strumenti e apparecchiature, possono essere applicate alla pulizia del bucato e costituiscono un ottimo metodo per debellare virus,
funghi e batteri. E questo anche a basse temperature e senza aggiungere detergenti, come afferma
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, che ha coordinato la ricerca in questione.
Mentre fino ad oggi la convinzione più diffusa è che l’unico modo per eliminare microrganismi e allergeni dagli indumenti in lavatrice sia lavare ad alte temperature, con dubbi risultati, ed utilizzare
addittivi antibatterici. Il vapore invece, affermano gli studiosi, oltre ad avere elevate proprietà decontaminanti permette anche un notevole
risparmio energetico (20%) e di acqua (35%).
Tuttavia, avverte il dottor Pregliasco se
“Il vapore nel bucato si è rivelato uno strumento utile per prevenire la contaminazione in ambito domestico, l’attenzione per l’igiene non deve ingigantirsi diventando ossessione patologica”
infatti, afferma sempre l’esperto:
“Igiene non significa vivere in un ambiente sterile, ma responsabilità nell’individuare elementi critici di rischio e prevenirli con strumenti efficaci”