Sono moltissime le famiglie italiane che ogni anno decidono di trascorrere le ferie estive in un villaggio turistico e altrettanti i genitori che guardano con favore all’idea che i propri figli trascorrano la gran parte del loro tempo al mini-club, lo spazio di gioco e intrattenimento dedicato ai più piccoli di cui è dotata ogni struttura turistica per famiglie che si rispetti.
Eppure le vacanze dovrebbero rappresentare una buona occasione per stare un pò insieme ai bambini giocando e divertendosi con loro, soprattutto se gli impegni lavorativi impediscono sia al papà che alla mamma di farlo durante il resto dell’anno. A sottolinearlo 35 su 100 pediatri invitati ad esprimere il proprio parere sulla consuetudine di affidare i propri figli agli animatori del mini-club.
Il sondaggio in questione è stato eseguito durante la VII edizione del convegno internazionale “Ischia pediatria e neonatologia”, tenutosi di recente nella splendida cornice dell'”isola verde”, dall’unità operativa di pediatria e neonatologia dell’ospedale locale Anna Rizzoli di Lacco Ameno. A coordinare l’indagine Italo Farnetani, pediatra e professore a contratto presso l’Università di Milano-Bicocca.
Secondo i dati raccolti, come dicevamo, il 35% dei pediatri intervistati si dice contrario ai mini-club, mentre il 30% è favorevole solo a condizione che la permanenza del bambino non duri più di 4 ore al giorno. Il 10% ritiene invece opportuno che al mini-club vengano iscritti solo gli adolescenti sopra i 12 anni, per i quali è più importante trascorrere del tempo con il gruppo dei pari.
Infine, solo il 25% dei medici si dichiara sempre e comunque favorevole alla partecipazione di piccoli alle attività del mini-club. Dunque, come afferma Farnetani, i dati parlano chiaro: il consiglio dei pediatri per la vacanze estive è quello di trascorrerle a stretto contatto con i propri figli. Quale occasione migliore infatti per curare il rapporto con loro?