La nascita di un bambino è sempre una grande emozione ma quando ne arrivano due insieme, tutto sembra raddoppiare: anche le ansie delle mamme. Non a torto, se si considera di dover allattare due bimbi contemporaneamente o cambiare doppi pannolini. Senza pensare se ne arrivano 6 tutti insieme come è capitato di recente in provincia di Caserta.
Nonostante questo, personalmente ho sperato, alla prima gravidanza, di poter avere due gemelli: tutti ti guardano con occhi diversi, sembrano capire il tuo affanno di mamma e sono pronti ad aiutarti! In cambio della gioia doppia o tripla che hai regalato con la tua maternità. Avere dei gemelli significa però molto altro: è per questo che esiste già da tempo il Registro Nazionale dei Gemelli (RNG). La costituzione di questo organismo è stata promossa dal Ministero per la Salute e dall’Unione Europea ed è una delle tante iniziative scientifiche portate avanti dall’Istituto Superiore di Sanità.
In molti paesi europei, negli Usa ed in Australia esistono registri nazionali di questo tipo. Ma di cosa si occupano? E chi puo’ partecipare? Ad esempio, nei giorni scorsi a Roma, in collaborazione con l’Unità di Neonatologia, Patologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Umberto I è stato organizzato un evento ludico per oltre 100 coppie di gemellini. Lo scopo: mantenere alto il livello di attenzione sul tema. Già, perché dare alla luce più bimbi contemporaneamente e crescerli non è cosa da poco (qui qualche suggerimento!). In particolare in questa manifestazione si sono volute evidenziare alcune carenze nell’assistenza neonatale.
Il centro-sud d’Italia non è adeguatamente attrezzato per questi cuccioli, che spesso nascono prematuri, prima della 37 settimana e sotto il chilo e mezzo di peso. Dagli anni ’70 ad oggi le gravidanze plurime sono notevolmente aumentate, conseguenza del maggior numero di ricorsi alla fecondazione medicalmente assistita. Non sono però aumentati adeguatamente i posti in terapia intensiva neonatale. Un consiglio che diamo alle mamme è quello di scegliere preventivamente (se possibile) di partorire in un ospedale attrezzato in questo senso. Purtroppo i decessi in caso di trasferimenti di questi bambini già fragili raddoppiano rispetto a quelli che rimangono dove sono nati.
Comunque più in generale possiamo dire che il Registro Nazionale Gemelli è uno strumento di ricerca biomedica costituito da coppie di fratelli (dizigoti) e identici (monozigoti) residenti in Italia, che scelgono volontariamente di partecipare a ricerche di carattere medico e scientifico per il miglioramento della salute di tutti. Il confronto tra questi fratelli e sorelle permetterà di comprendere in che misura il patrimonio genetico ed i fattori ambientali influiscono sullo sviluppo dei singoli individui , sia dal punto di vista biologico che psicologico. Per iscriversi al registro basta essere nati dallo stesso parto e seguire le indicazioni sul sito del RNG. Affascinante vero? I gemelli sono speciali per tutta la comunità, non solo per la loro famiglia.