Facebook, il social network che ha conquistato milioni di persone in tutto il mondo, è un modo semplice, veloce e divertente per tenersi in contatto con amici, parenti e conoscere nuove persone con un click.
In realtà il rischio poi è di svalutare la parola amicizia, dal momento che non tutti i contatti che vengono aggiunti alla lista degli amici lo sono nella realtà, ma questo è solo uno dei tanti paradossi della vita cybernetica che di concreto ha da offrire ben poco.
Immaginiamo per un attimo che Facebook possa invece offrire di più ai suoi utenti, regalando una speranza di vita a chi da anni è in lista d’attesa per un trapianto. Ebbene, in questo caso non siamo poi così lontani dalla realtà dal momento che la rete viene sempre di più utilizzata proprio per lanciare appelli in ogni parte del mondo e cercare in maniera rapida ed efficiente un organo compatibile.
E’ quanto emerge da un’analisi effettuata dal quotidiano britannico The Guardian sui vari casi di famiglie bisognose di aiuto che si sono rivolte proprio a Facebook. E il fenomeno è partito proprio dal Regno Unito, anche se sembra destinato ad estendersi a macchia d’olio anche negli altri Paesi.
Ad essere maggiormente diffusi sul social network sono gli appelli per donazioni di midollo osseo e sangue.
I genitori di Iona Stratton, per citare solo un caso, si sono rivolti alla rete per cercare un donatore per la loro bambina, ammalatasi di leucemia a sole tredici settimane dalla nascita. Alla fine, tra oltre settemila contatti, un volontario compatibile si era trovato in Australia, purtroppo la piccola è morta prima che si potesse procedere.
Tuttavia si profila forse una soluzione almeno per quanto riguarda le donazioni di midollo osseo per i malati di leucemia, dal momento che estendere la ricerca a tutto il mondo incrementa le possibilità di trovare un donatore compatibile.
[Fonte: Adnkronos]