Quali farmaci da banco per combattere i sintomi dell’influenza? Naso che cola e starnuti, la gola brucia ed è arrossata, la tosse è persistente ed in alcuni casi arriva la febbre. Sono sintomi comuni tutto l’anno che però si sviluppano soprattutto in questo periodo dell’anno, in cui si ha il picco dell’influenza, grazie al freddo che facilita le condizioni di sviluppo e circolazione dei virus e perché no, anche dei batteri. La prima cosa che si tende a fare in questi casi, soprattutto se il lavoro non ci permette di stare al caldo e a riposo tra le quattro mura domestiche, è quella di prendere dei farmaci, per lo più di automedicazione (o medicinali da banco), quelli cioè vendibili senza la prescrizione del medico curante.
Ovviamente a sintomi molteplici corrispondono diverse categorie farmacologiche, all’interno delle quali non è facile districarsi. Nonostante ciò è importante non dimenticare che tutti i farmaci hanno degli effetti collaterali, alcuni anche molto seri, per cui, se proprio non ci si vuole rivolgere al medico, un consiglio dal farmacista è sempre importante farselo dare, a meno che non si tratti di un medicinale usato già altre volte. Ma quali sono dunque i farmaci più utilizzati in questo periodo a causa dell’incremento delle patologie dell’apparato respiratorio? Di sicuro troviamo gli antinfluenzali sintomatici e gli antipiretici: stiamo parlando di influenza e dunque di virus, per cui i farmaci da banco possono solo alleviare i sintomi, proprio come la febbre. Un antipiretico come il paracetamolo ad esempio, non solo abbassa la temperatura corporea, ma allevia i malesseri correlati allo stato influenzale, come il mal di testa o i dolori articolari. Attenzione ai dosaggi, soprattutto nei bambini.
Seguono poi gli antinfiammatori ed i disinfettanti del cavo orale, utili per trattare il mal di gola dovuto ad arrossamento e per prevenire infezioni batteriche correlate (ad esempio se si sviluppano placche e febbre alta può essere necessario anche l’utilizzo di antibiotico, previo consulto medico). Fondamentali anche i decongestionanti nasali (per allontanare la sensazione di naso chiuso, gocciolante e gli starnuti) come pure i mucolitici (o fluidificanti o espettoranti) per l’eliminazione del catarro in caso di tosse o i sedativi della stessa quando questa diventa stizzosa e persistente. Se si ha la sensazione di mancanza d’aria, molto comune in chi soffre di altre patologie croniche respiratorie come l’asma, è possibile utilizzare degli stimolanti respiratori o broncodilatatori. Ma anche in questo caso, si tratta di sostanze particolari che possono avere effetti indesiderati. Dunque attenzione e buona guarigione.
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