Nei o nevi, di solito si pensa siano frutto di una pelle matura e quindi notarne sui bambini può creare qualche preoccupazione. In realtà i nevi nell’infanzia sono normalissimi. Gli adulti arrivano ad averne in media 30-40 (qualcuno anche 100!) e questi iniziano a svilupparsi proprio in età pediatrica. Il numero dei nei è determinato dalla genetica. Ma quando è necessaria una prima visita?
Ci risponde il dott. Andrea Diociaiuti Responsabile di Alta Specializzazione in Dermatologia Interventistica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma:
Non esiste una età precisa: in genere è opportuno tenere sotto controllo i nevi congeniti, cioè quelli che si hanno sin dalla nascita (anche se talvolta si evidenziano solo dopo un mese o due) e quelli che assumono aspetti atipici. Per i primi, basta un controllo in epoca prepuberale ed uno prima della maggiore età.
Sono rarissimi i melanomi in questa fase della vita. Quindi non è necessario portare dal dermatologo i bambini alla comparsa di un nuovo neo. Più pericolosi, ma estremamente rari sono i nevi giganti. Per gli adulti sono considerati tali quelli di circa 20 cm. Nei bimbi si prende come riferimento il palmo della loro mano.
Devono invece essere controllati i nei che assumono forma irregolare, aumentano di volume o cambiano colore rapidamente. Sono quelli che definiamo nevi atipici. In questo caso nel nostro reparto siamo soliti effettuare una prima visita, nel corso della quale si evidenziano eventuali lesioni a rischio. In un secondo momento si effettua una epiluminescenza e si decide cosa fare.
Si tratta di una metodica non invasiva, utile nel valutare i nevi congeniti e le loro frequenti modificazioni durante la crescita del bambino nonché quelli acquisiti che presentino caratteristiche cliniche atipiche. E’ una foto molto ingrandita della lesione che viene fatta solo dallo specialista ed in caso di necessità.
Un ruolo importante nella scelta lo giocano la familiarità con un melanoma ed il fototipo del bambino (capelli chiari, occhi chiari, lentiggini, scarsa capacità di abbronzarsi, facilità all’eritema solare).
Prosegue con i suoi consigli il Dott. Diociaiuti:
Oggi raramente interveniamo con l’asportazione in questa fascia d’età. Una volta ad esempio si toglievano tutti i nei sotto le palme dei piedi e delle mani. L’atteggiamento attuale e quello di asportare con più facilità nevi che presentano alterazioni o irregolarità anche minime in questa zona, ma non tutte ed in modo indiscriminato. Da tenere sott’occhio anche e soprattutto il colore di queste piccole lesioni: nei rossi o neri possono essere rischiosi, ma ripeto, tra i bambini sono rari. L’importante è prestare attenzione.
Ma come regolarsi? Nei piccini e negli adulti vale sempre la cosiddetta regola dell’ABCDE:
Asimmetria,
Bordi irregolari,
Colore disomogeneo,
Dimensioni > 0.8 cm,
Evoluzione di qualunque delle caratteristiche suddette.
I raggi ultravioletti rappresentano un altro elemento di rischio (qui consigli per la scelta dei solari): pericolose per una eventuale trasformazione le scottature solari che si subiscono nei primi anni di vita. Dunque, soprattutto con i più piccoli è necessario attuare delle misure protettive.