In un anno sono circa 4 milioni gli anziani in Europa che subiscono maltrattamenti fisici: schiaffi, pugni, calci, bruciature, ferite da coltello e isolamento in camere chiuse. In almeno 2.500 casi si è arrivati a rischiare la vita ed il responsabile era sempre un familiare stretto. Sono questi alcuni drammatici dati riferiti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in occasione della presentazione della terza Conferenza Europea sulla prevenzione degli infortuni e la promozione della sicurezza in corso a Budapest.
Il documento, riguarda i 53 Paesi della Regione Europea ed analizza la sicurezza ed i maltrattamenti fisici e mentali delle persone anziane, sia in ambiente domestico che nelle case di cura e le cifre emerse al riguardo fanno rabbrividire: ogni anno 29 milioni di over65 sono sottoposti ad abusi mentali con insulti e minacce, 6 milioni vengono frodati o derubati di soldi e proprietà, addirittura un milione subisce abusi sessuali (molestie di vario tipo, stupri e pornografia). Maggiormente esposti i più fragili, ovvero gli anziani che soffrono di demenza e disabilità: sono condizioni che portano alla mancanza di autonomia e dunque alla necessità della dipendenza da qualcuno che si dimostra poi un aguzzino.
Purtroppo i maltrattamenti agli anziani rappresentano ancora un tabù sociale ed un fenomeno largamente sottovalutato: non se ne parla ed ancora meno si fa per prevenire.
“I sistemi sanitari locali possono giocare un ruolo chiave nella fornitura di servizi per le persone per le quali il maltrattamento causa un danno fisico, sessuale e/o mentale. Sono anche centrali nel sostenere e coordinare le azioni preventive” si legge nel rapporto dell’Oms che vuole essere un fondamentale strumento di stimolo alle Istituzioni politiche.
Per un risparmio di vite umane, di sofferenze e anche di soldi pubblici. Nel 2050, un terzo della popolazione del Vecchio Continente avrà 60 anni e gli over 70, 80, e 90 saranno nettamente aumentate. Tra loro ci saremo anche noi. E’ importante tenerlo presente già da ora: non lasciamo che i nostri preziosi “vecchi” subiscano tutto ciò.
[Fonte: Oms]