Uomo e donna, biologicamente diversi, e dunque pazienti da trattare distintamente. Un esempio? I sintomi dell’infarto del miocardio. Forse non tutti sanno che differiscono nel sesso maschile e femminile, e non si tratta certo di dettagli irrilevanti, dal momento che influiscono sul riconoscimento della situazione di emergenza e su un intervento tempestivo.
Di questo e di tanti altri nodi cruciali da sciogliere per perseguire la mission di una medicina che tenga conto del genere, si parlerà oggi a Roma nell’ambito del Seminario Nazionale, giunto alla sua quarta edizione, Farmaci e Donne, una Tavola Rotonda promossa dall’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con la Società Italiana di Farmacologia.
E a proposito di farmaci, le donne sono interessate da reazioni avverse con una frequenza quasi doppia rispetto agli uomini. Un dato che non ci si può più permettere di sottovalutare.
Spiega Walter Malorni, ricercatore dell’ISS tra i promotori dell’evento:
Purtroppo, per molto tempo, la medicina ha considerato la donna “un piccolo uomo” non vedendo (cecità di genere) che la biologia femminile influenza in maniera specifica lo sviluppo e la progressione delle malattie e che la posizione nella gerarchia e la stratificazione sociale influenzano, in molti modi, gli stili di vita e quindi la salute. Talvolta, le profonde ed affascinanti implicazioni che l’ambiente (inteso nel più ampio dei suoi significati comprendendo anche i rapporti sociali e gli stili di vita inclusa la dieta) gioca sulla salute rimangono ancora oggi, nel mondo della medicina, poco considerate e sottostimate. Quindi, se la cosiddetta Gender-based medicine tratta delle differenze fisiologiche e patologiche fra uomini e donne, sarebbe più opportuno parlare di Sex-Gender based Medicine con la lineetta che unisce e non con la barra che divide.
Tenendo bene a mente questa distinzione, nel corso del Seminario si parlerà di citopatologia di genere, asma, BPCO, artrite reumatoide, farmaci biologici. Inoltre di depressione e osteoporosi ma stavolta dal punto di vista maschile.
Verrà presentato il volume “Farmacologia di genere” edito dalla Casa editrice SEEd con il patrocinio della Società Italiana di Farmacologia.
Attraverso questo volume gli autori si propongono di diffondere gli elementi di base della farmacologia di genere, per sottolineare che le donne non vanno intese, nemmeno dal punto di vista farmacologico e clinico, come “piccoli uomini”.
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[Fonte: ISS]