Perché i bambini sono tra le categorie a rischio per il colpo di calore e la disidratazione? E’ una domanda che forse ci siamo posti in molti in questi giorni di emergenza caldo in cui si fanno numerosi appelli per la salvaguardia della salute delle persone anziane, dei malati cronici e dunque dei bambini. Di certo ci siamo risposti che sono più delicati e fragili, ma perché in questo contesto? Dipende dal fatto che sono “più piccoli”, anche di statura: la temperatura corporea nell’infanzia sale dalle tre alle cinque volte più rapidamente che nelle persone adulte, perché sono inferiori le riserve fisiologiche di acqua.
I casi di cronaca recenti dei bimbi dimenticati in auto (quando ancora non si era in emergenza caldo) ci hanno dimostrato come purtroppo l’ipertermia, ovvero il colpo di calore può condurre a seri danni cardiocircolatori, respiratori, neurologici, e fino alla morte: questa può subentrare nell’arco delle due ore, ma per l’ipertermia in un bambino bastano soli 20 minuti! Per questo motivo il Ministero della Salute, ha redatto una guida ad hoc, spiegando nello specifico i rischi che si corrono lasciando un bimbo in auto. Ecco qualche particolare: nell’automobile, la temperatura sale rapidamente, anche di 10-15° in 15 minuti anche se esternamente all’abitacolo non fa troppo caldo; il finestrino aperto non modifica di molto la situazione.
Negli Usa muoiono in media 36 bambini ogni anno a causa del colpo di calore dimenticati o chiusi in macchina volontariamente per sbrigare una rapida commissione. Anche in Europa accade, benché con numeri decisamente inferiori e la maggior parte delle piccole vittime ha un’età compresa tra zero e quattro anni. Lo stress può comportare “dimenticanze”, ma spesso, amorevolmente, non si vuole svegliare il bimbo che magari dorme sul suo seggiolino, e lo si lascia in macchina mentre si va a comprare il latte: il tempo passa e non ce se ne rende conto!
Consigli? Nell’opuscolo del Ministero, scaricabile anche dal sito internet nella sezione dedicata all’emergenza caldo, si sottolinea l’importanza di chiamare il 112 o il 113 se si vede un bimbo solo in macchina; se si ha l’abitudine di mettere il proprio figlio sul sedile posteriore, occorre lasciare vicino a lui la borsa, il cellulare, le chiavi, ovvero quegli oggetti di cui si avrà necessariamente bisogno una volta scesi dall’autovettura (viceversa gli oggetti del bambino vanno messi sul sedile anteriore). Quando in macchina non c’è nessuno, è fondamentale chiudere le portiere, il bagagliaio posteriore e tenere le chiavi lontano dalla portata dei bambini: troppo speso, per giocare si ritrovano chiusi dentro senza che nessuno se ne accorga per tempo.
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Fonte: Ministero Salute