Domani 1° dicembre si svolge come ogni anno la Giornata Mondiale contro l’AIDS, un momento internazionale di sensibilizzazione sul tema che vuole ricordare come il rischio sia ancora dietro l’angolo, se non si utilizzano le giuste precauzioni, a partire da rapporti sessuali protetti, principale causa di infezioni da HIV. Il tema della giornata quest’anno, come nel 2011 è “Arrivare a Zero: zero nuove infezioni da HIV Zero morti per AIDS e Zero discriminazioni e malattie correlate”, entro il 2015. Un obiettivo arduo, ma non impossibile da portare avanti nei prossimi anni con tenacia, informazione, ricerca e prevenzione. Finora hanno funzionato. Nel mondo si muore di meno di AIDS rispetto al passato, grazie all’utilizzo di farmaci antiretrovirali che non solo hanno ridotto la mortalità, ma anche il numero delle infezioni.
I dati dell’AIDS /Hiv nel mondo
Nel 2011, sono state contagiate col virus HIV 2,5 milioni di persone: si stima purtroppo che almeno 1,7 milioni di queste (poco più della metà) moriranno. Parliamo di 700.000 nuove infezioni in meno rispetto al 2001 e di 600.000 decessi in meno, ma molti malati non hanno ancora il giusto accesso alle cure e alla prevenzione: solo il 28% dei bambini che necessita di farmaci antiretrovirali li ha a disposizione. L’obiettivo è colmare questo vuoto.
I Dati Aids /Hiv in Italia
Ed in Italia? I dati forniti dal COA (Centro Operativo Aids) dell’ISS sono in linea con quelli mondiali, meno decessi, stabili in media i numeri delle nuove infezioni, sicuramente diminuite rispetto a 10 anni fa. Una sintesi nelle parole della dottoressa Barbara Suligoi, Direttore del Centro:
“Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2011 sono maschi nel 75% dei casi; una cifra in aumento: nel 2001 il numero di maschi diagnosticati era il doppio rispetto a quello delle femmine, ora è il triplo. L’età media è di 38 anni per gli uomini e di 34 anni per le donne. Continua a crescere la quota di nuove infezioni dovute a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 78,8% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 45,6%; MSM 33,2%)….. Più della metà delle nuove diagnosi è stata effettuata in fase avanzata…. Da quest’anno anche i dati sul perché i nuovi HIV positivi si sono sottoposti al test: il 24,8% perché aveva sintomi sospetti, il 13,4% in seguito ad un comportamento a rischio non specificato e il 10,3% in seguito a rapporti sessuali non protetti”.
L’importanza del test HIV è fondamentale per avviare le terapie antiretrovirali che salveranno la vita ai pazienti. Troppo alto infatti è risultato il numero delle persone che sono arrivate all’AIDS conclamato senza sapere di essere sieropositive: il 62,9 %.
Il Telefono verde AIDS
Durante la Giornata Mondiale di lotta contro l’AIDS, domani, gli esperti del “Telefono Verde AIDS e IST (800.861.061)”, dell’Istituto Superiore di Sanità, dalle ore 10.00 alle ore 18.00, saranno a disposizione per rispondere a ogni quesito circa la malattia, la diagnosi, le cure, i Centri diagnostico-clinici e le Organizzazioni non governative che si occupano di HIV, AIDS e IST (infezioni a trasmissione sesssuale) presenti sul territorio nazionale. Numero verde a disposizione per gli utenti, tutto l’anno.
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