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Nuova influenza: primo decesso in Europa

Con il numero di contagi che fuori dal continente americano continuavano ad aumentare, c’era da aspettarsi anche una prima vittima lontana dagli Stati Uniti e dal Messico. E puntualmente è arrivata. Si tratta di una donna scozzese di 38 anni che abitava vicino Glasgow. Il virus l’ha colpita proprio nel momento in cui era più debole, e cioè durante la gravidanza, ma la donna è riuscita ad essere abbastanza forte e combattiva da riuscire a far nascere suo figlio, prima di cedere alla malattia.

Una gravidanza, si sa, indebolisce molto le donne, e se a questo vi aggiungiamo che già la scozzese non era in perfetta forma, un virus così devastante come l’A H1N1 ha dato il colpo di grazia. La malattia si è rivelata all’inizio di giugno, e proprio quando le condizioni della donna cominciavano a preoccupare, c’è stato il parto. Purtroppo però la neo-mamma non è riuscita ad abbracciare suo figlio, perché è morta durante il travaglio. Per fortuna almeno al figlio non è stato riscontrato il contagio da nuova influenza.

Si tratta in ogni caso del 145esimo decesso a causa dell’influenza suina, il primo al di fuori del Continente americano, e forse nemmeno l’ultimo. Altri due decessi sospetti infatti pare ci siano stati proprio nelle ultime ore in Canada, e se essi dovessero essere confermati, il conteggio salirebbe a 147.

Finora per fortuna si è riuscito molto a limitare i danni, visto che il numero dei decessi si era attestato al di sotto dell’1% rispetto ai contagi. La maggior parte di essi sono avvenuti negli Stati Uniti (27) e Messico (108), più 6 canadesi (compresi i due di questa notte) ed uno a testa per Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala e Repubblica Dominicana.

E la situazione italiana? All’ultimo aggiornamento effettuato sul finire della scorsa settimana, il numero dei contagiati nel nostro Paese era di 56, ma proprio questa mattina è arrivata la notizia che a Genova è stato rivelato il cinquantasettesimo caso di influenza suina su un giovane di 20 anni ritornato recentemente dagli Usa. Per lui però non ci sono preoccupazioni; è stato sottoposto a terapia antivirale ed è stato mandato a casa, ma sempre sotto osservazione.

[Fonte: Repubblica]