Parliamo di antibiotici, apparato digerente e bambini, alla luce di una recente ricerca che ha indagato sui rischi di prescrivere questo genere di terapia nell’età dell’infanzia. Lo studio, che è stato pubblicato dalla rivista di divulgazione scientifica Gut, è di quelli destinati a sollevare ulteriori polemiche su quella che ormai è l’eterna diatriba tra il ricorso sempre più massiccio ai farmaci e i rimedi naturali.
L’équipe di ricercatori afferente allo Statens Serum Institute di Copenhagen, ha scoperto che prescrivere antibiotici ai bambini espone i più piccoli ad un maggiore rischio di insorgenza di disturbi dell’apparato digerente.
Gli autori hanno preso in considerazione un vasto campione di pazienti in età infantile, circa 580 mila, osservando i dati sanitari raccolti sul loro conto per un periodo di otto anni.
Ebbene, dall’analisi emerge che chi aveva ricevuto un trattamento con antibiotici all’età di tre o quattro anni, aveva probabilità più alte di ammalarsi di patologie riguardanti l’apparato digerente. Per la precisione, si parla di una percentuale di rischio 1,84 volte più alta di vedersi diagnostica la sindrome del colon irritabile, e del triplo di probabilità di ammalarsi di morbo di Crohn. E pensate che il rischio aumentava di un ulteriore 12% ad ogni nuova prescrizione di antibiotici.
Ma da cosa è causato l’aumento del rischio? Per gli esperti, potrebbe darsi che gli antibiotici favoriscano la crescita di batteri che sarebbero dannosi per l’apparato digerente. O ancora, più probabile, che gli antibiotici uccidano anche i batteri buoni, quelli che garantiscono all’apparato digerente un’adeguata protezione contro lo sviluppo di malattie.
Spiegano gli autori:
E’ la prima volta che si trova una correlazione così alta anche se il fatto che lo studio è osservazionale non autorizza a trarre la conclusione definitiva che siano gli antibiotici a provocare le malattie, per cui ne serviranno altri.
Vademecum antibiotici: come, quando e perché!
Antibiotici ai bambini? Sì ma con cautela
[Fonte: Agi Salute]