Non tutti coloro che sono affetti da disfunzioni sessuali come quella erettile (altrimenti detta impotenza) traggono benefici dall’assunzione dei farmaci ormai noti come “pillole dell’amore”, la più celebre delle quali è senza dubbio il Viagra, o pillola blu.
Secondo gli esperti infatti sono circa 900mila, su un totale di tre milioni, gli uomini affetti da impotenza che non possono essere curati attraverso l’impiego di farmaci. Ma perchè in questi casi le pillole non funzionano? Come spiega Edoardo Pescatori, responsabile dell’unità operativa di andrologia dell’Hesperia Hospital di Modena:
“Perché la disfunzione erettile risponda al trattamento farmacologico è necessario che ci sia una funzionalità residua dei tessuti del pene e che i collegamenti nervosi tra cervello e pene siano intatti. Nel 30 per cento degli uomini affetti da disfunzione erettile i farmaci non funzionano perché manca una o entrambe queste condizioni”
Intanto la Sia (Società italiana di andrologia) ha lanciato, il 15 maggio scorso, la campagna di sensibilizzazione “Torna ad amare senza pensieri” per incentivare gli uomini che sono affetti da disfunzioni sessuali come l’impotenza a rivolgersi a un medico (solo una parte di essi lo fa spontaneamente) e informarli dell’esistenza di molteplici terapie cui è possibile fare ricorso.
Fra queste, informano gli esperti, la protesi peniene, poco conosciuta nel nostro paese ma estremamente valida nella risoluzione dei casi di impotenza grave: l’impianto di una protesi peniene, a volume fisso o variabile, permette una vita sessuale del tutto normale anche a coloro per i quali i farmaci anti-impotenza non si dimostrano validi. Nel 2006 sono stati eseguiti nel nostro paese 1200 interventi di chirurgia protesica su circa 400mila uomini.
Nell’ambito dell’iniziativa della Sia è stato attivato il numero verde 800363677, che, fino al prossimo 30 Giugno, resterà a disposizione di tutti coloro che vogliano ricevere ascolto e consulenza da parte di specialisti andrologi.