L’Ipertiroidismo è una patologia piuttosto diffusa causata da un’eccessiva produzione di ormoni da parte della tiroide, una ghiandola a forma di farfalla situata nella parte anteriore del collo, deputata alla regolazione del metabolismo e di diverse funzioni organiche. Le patologie della tiroide colpiscono in Italia circa 6 milioni di persone, in maggioranza donne (1% delle donne contro 0,1% degli uomini).
Esistono diverse tipologie di ipertiroidismo: nella forma detta Morbo di Graves-Basedow (o gozzo tossico diffuso), che colpisce soprattutto donne fra i 20 e i 40 anni, si riscontrano insieme all’ ingrossamento della ghiandola (che causa il tipico gozzo) e a tutti i sintomi tipici di un’eccessiva produzione di ormoni (tachicardia, aumento della pressione arteriosa, ansia) frequenti disturbi oculari che possono andare dalla secchezza, arrossamento e irritabilità dell’occhio, per giungere fino all’aumento del volume orbitario che provoca lo spostamento in fuori del bulbo oculare (il cosiddetto esoftalmo, ovvero occhio sporgente) e una eccessiva apertura delle palpebre (retrazione palpebrale). Nei casi più gravi questa condizione può causare uno sdoppiamento della vista.
In questi casi, per correggere l’esoftalmo e la retrazione palpebrale, quindi i classici “occhi in fuori”, può essere indicato un intervento chirurgico, eseguito da un oculista specializzato in chirurgia oculoplastica e orbitaria, che, con un approccio mini invasivo, permette di aumentare lo spazio dell’orbita mediante la rimozione delle pareti ossee più sottili. Ad illustrare la tecnica Francesco Bernardini, membro della Società Oftalmologica Italiana (SOI), chirurgo oculoplastico e docente a contratto presso l’Università di Genova. Bernardini ha conseguito la specializzazione negli Stati Uniti, all’Università di Cincinnati in Ohio, ed è tra i pochissimi in Italia a poter eseguire questo tipo di intervento, che può essere svolto in day hospital e promette di essere risolutivo per eliminare il problema della sporgenza oculare e ridare all’occhio un aspetto normale. Mentre la cura dell’ipertiroidismo deve continuare ad essere affidata al medico endocrinologo.