Il rischio di contrarre la Malaria è troppo spesso sottovalutato dagli Italiani che scelgono come meta delle proprie vacanze i paesi tropicali. Ad affermarlo, dati alla mano, il dottor Fabrizio Pregliasco virologo dell’Università degli Studi di Milano. Infatti, secondo le stime del Dipartimento di sanità pubblica, microbiologia e virologia dell’ateneo milanese, il 20-30% dei turisti in partenza verso le zone dove la malattia è ancora endemica trascurano la prevenzione.
Il risultato? 800 nuovi casi di malaria in Italia ogni anno. Ma il problema non riguarda solo il nostro paese: sono circa 10.000-30.000 ogni anno i turisti occidentali, europei ma anche statunitensi, che manifestano i sintomi della malaria al ritorno da una vacanza ai tropici. Per questo motivo, raccomandano gli esperti, se al ritorno da paesi come l’Africa occidentale, Asia e sud America accusate febbre, stanchezza e malessere generale rivolgetevi tempestivamente a un medico.
In ogni caso è meglio non correre inutili rischi e informarsi presso le ASL prima della partenza per assumere la terapia preventiva che riduce al minimo le probabilità di contagio. La malaria infatti, al contrario di quanto si crede comunemente, non è una malattia d’altri tempi e non colpisce esclusivamente nei paesi più poveri. E’ possibile che il contagio avvenga attraverso la puntura di una zanzara del tipo Anopheles, ma anche attraverso il sangue infetto.
Per qualunque informazione è possibile rivolgersi al servizio di consulenza telefonica estiva dell’Ambulatorio di Medicina dei Viaggi del Centro Diagnostico Italiano (CDI), che ha sede proprio a Milano, del quale vi abbiamo parlato qualche giorno fa. Il servizio è attivo da Giugno a Settembre, da lunedì a domenica. Uno specialista darà tutte le informazioni necessarie non solo sulle precauzioni da adottare prima di recarsi in vacanza nei paesi a rischio per la malaria, ma anche per qualunque altro problema di natura medica che può insorgere durante le ferie estive.