Richiesta di Consulto Medico
Buongiorno avrei bisogno di un consiglio. A mia mamma di 76 anni è stato diagnosticato un carcinoma mammario invasivo g2 di circa 2 cm, positiva ai recettori ormonali. Dato il suo stato di comorbilità ( 18 anni fa ha fatto 3 by pass coronarico,nel 2009 microdecompressione nervo trigemino risolto e dopo 4 mesi Dulcis in fondo un ictus con emiplegia parte destra); il chirurgo dice che è ad alto rischio perché non può sospendere la cardioaspirina e l’anestesia generale è rischiosa per un intervento chirurgico. Mi manda dall ‘oncologo il quale mi dà il letrozolo, poi fra tre mesi ripetere esami con ecografia per vedere come va la cura, se si riduce un po si fa la nodulectomia. Secondo lei è corretta questa strada visto lo stato complicato? Anche perché il chirurgo mi ha parlato di mastectomia o di cura ormonale. Ho sentito parlare di ipertermia, di crioablazione, di metodo hifu (non dai medici), secondo lei sono da prendere in considerazione? Cosa farebbe se fosse sua madre? Sinceramente io non so cosa pensare o fare, grazie
Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema Tumore seno – Carcinoma mammario invasivo G2 terapia?
Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it
Gentile Signora,
in effetti le patologie concomitanti rappresentano un grande limite. Mi pare salomonica la decisione del Collega di eseguire terapia ormonale neoadiuvante e valutare successivamente intervento di minima. Ipertermia oncologica potrebbe essere un coadiuvante locoregionale della terapia ormonale. Hifu direi da escludere; più che per crioablazione si potrebbe chiedere un consulto ad un Collega radiologo interventista per termoablazione . Essa usualmente non si impiega nelle patologie oncologiche mammarie ma data la particolarità della condizione generale si potrebbe far valutare. Ulteriore valutazione in radioterapia.
Cari saluti
Dott. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it
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