Richiesta di Consulto Medico su terapie tumore al polmone
“Gentile dottore, mia Suocera, 78 anni, fumatrice fino a un mese fa, figura magra da sempre e ulteriolmente accentuata ultimamente sulla base di dolori alla schiena ha fatto una serie di analisi partite da Rx Tac Broncoscopia con biopsie e PET con i seguenti risultati: Processo adenodiscariocinetico polmonarwe sinistro cT4N2M0 stadio IIIB Ectasia aortica sottorenale (25mm) con aortosclerosi e focali ulcerazioni nel medesimo tratto Arteriopatia obliterante degli arti inferiori Ipertensione arteriosa Cisti epatiche multiple e cisti renali corticali bilaterali INDAGINE FISH PER ALK: analisi di riarrangiamento del gene ALK : NEGATIVA INDAGINE IMMUNOISTOCHIMICA per PDL1: risultato di cellule tumorali positive 2% EGFR non ancora acquisita. Sulla base di quanto sopra esposto vorrei conoscere le sue considerazioni generali e in particolare sulle possibili terapie dalla chemio sino agli ultimi ritrovati recenti di cui si decantano le qualità e anche una nota sul trattamento con l’adroterapia di Pavia. La ringrazio.”
Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema Tumore al polmone e terapie
Risponde il Prof. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti diretti www.ipertermiaitalia.it
Gentile Utente,
buongiorno. La condizione descritta appare purtroppo assai seria. L’età della Paziente e le patologie concomitanti (in particolare le vascolari descritte) controindicano una terapia energica. Un approccio in immunoterapia è vincolato all’espressione di PDL-1 che appare purtroppo bassa. Attenderei anche esito di EGFR per valutare eventuale terapia con erlotinib (che potrebbe essere compatibile con la tipologia di Paziente). Terapia radiante va valutata da un Collega radioterapista ma per quel che è descritto ritengo che non vi sia indicazione. Se anche EGFR non dovesse dare opportunità terapeutiche si potrebbe pensare (sempre valutando condizione generale ed esami ematochimici) ad una terapia combinata più classica con carboplatino e vinorelbina od una monoterapia con gemcitabina. Si potrebbe ipotizzare anche una combinazione a scopo sinergico, rispetto al trattamento chemioterapico, impiegando ipertermia capacitiva profonda a radiofrequenza ed un approccio di sostegno dell’organismo e di immunomodulazione in fitoterapia.
Cari salutiprof. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it
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