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Tumore prostata e radioterapia

Richiesta di Consulto Medico su tumore prostata e radioterapia
“Mio padre, 71 anni, ha un tumore alla prostata, un nodulo marcatamente T” ipointenso di circa 12 mm nell’estremo versante anteriore paramediano della ghiandola prostatica superiormente sconfinante di circa 5 mm in apparente contatto con la parete della base vescicale e una chiazza moderatamente T2 ipointensa nella porzione laterale del versante sinistro a livello mediano in assenza di sconfinamenti. Non sicure immagini linfadenopatiche immediatamente locoregionali. PSA 8,4 – Gleason 7/10, neoplasia presete in 7/7 frustoli a sinistra e 477 frustoli a destra.” Consigliata dal medico che lo ha seguito: Radioterapia. Recente perdita di peso e problemi intestinali. Il mio dubbio è se non sia piu’ opportuno l’intervento chirurgico e se è vero che se fa radioterapia poi non puo’ piu’ fare l’intervento. Inoltre quali rischi radioterapia? Programmato inizio radioterapia domani. Per favore richiesto parere urgente.”

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema tumore prostata e radioterapia

Risponde il Prof. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti diretti www.ipertermiaitalia.it

 

Gentile Utente, il percorso in radioterapia è corretto. L’eventuale chirurgia seguente (se fosse necessaria) troverebbe solo una qualche difficoltà tecnica in più per le aderenze e l’aumento della consistenza tissutale post radioterapia; ma la radioterapia non è controindicazione assoluta per una eventuale chirurgia. Si potrebbe coadiuvare il trattamento radiante in ipertermia capacitiva profonda a RF (vedi portale web www.ipertermiaitalia.it per maggiori informazioni). I rischi di una terapia radiante per una neoplasia prostatica con le moderne apparecchiature sono minimi e confinati alla sfera locoregionale. Certamente il Collega radioterapista comunque su questo aspetto può essere più esaustivo di me. Non vedo menzione per una stadiazione completa con TC total body con mezzo di contrasto e/o PET con colina; potrebbe essere opportuno per avere un punto di partenza per i controlli periodici di follow-up. Cari saluti Prof. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

 

 

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