La protesi all’anca è un intervento chirurgico che possiamo considerare di routine in ortopedia e nella maggior parte dei casi restituisce ai pazienti una qualità di vita insperata già dopo poche settimane dall’operazione e con un numero minimo di sedute di riabilitazione (necessarie). Ma non sempre le cose vanno in questo modo, seppur raramente qualche paziente manifesta severe difficoltà di recupero post-operatorio. Il quesito che ci pone oggi un lettore nella nostra rubrica “Chiedi all’esperto: consulti online su Medicinalive” ci conduce all’interno di questa tematica, con un diretto riferimento (alti livelli di cromo nel sangue) anche ad un caso di cui si è parlato molto circa un anno e mezzo fa, quello delle protesi d’anca difettose.
Il fatto eclatante era stato denunciato da un medico ortopedico, il professor Francesco Bizzarri ai microfoni di “Striscia la Notizia”: alcune protesi rilasciavano quantità pericolose di cromo e cobalto nel sangue, tanto è che la stessa casa produttrice le aveva preventivamente ritirate dal commercio, ma non erano stati avviati in modo adeguato i necessari controlli sui pazienti impiantati. Di seguito il quesito del nostro lettore e la risposta dello stesso Bizzarri.
Descrizione dettagliata del problema:
“Mia moglie ha subito la sostituzione delle anche, la prima quattro anni fa la seconda due anni fa. Da allora malgrado le varie ginnastiche rieducative e cure di vario genere non riesce ancora a deambulare normalmente. Va avanti con antidolorifici e massaggi. Lo specialista ortopedico privato da noi interpellato ha consigliato analisi del sangue specifiche nel quale è stato riscontrato un valore eccessivo di cromo nel sangue mentre il cobalto è nella tolleranza. Questi due metalli sono presenti nella composizione delle protesi.
Può l’eccesso di cromo ritardare la guarigione? (L’ortopedico summenzionato non è contattabile fino a metà luglio) Grazie per l’eventuale risposta e scuse per disturbo.”
Seleziona la specializzazione: Ortopedia
Tipo di Problema: difficoltà di deambulazione
Risponde il professor Francesco Bizzarri, specialista in ortopedia e traumatologia, medico dello sport, dipendente dell’Università di L’Aquila e presidente nazionale della Società Italiana di Ginnastica Medica.
“Sicuramente l’eccesso di Cromo (come di Cobalto o Mobildeno) possono creare dei ritardi nella guarigione innescando un circolo vizioso con dolori ed impotenza funzionale. Se il valore del Cromo non scende la risoluzione è la rimozione di quella protesi.”
Il quesito ci riporta indietro nel tempo … chi si trova in queste medesime condizioni cosa dovrebbe fare? Potrebbe essere una protesi difettosa?
“Bisognerebbe sapere che tipo di protesi ha la Sig.ra (o quanti si trovano nelle medesime condizioni ndr). Purtroppo, oltre alle famose protesi della DePuy,ritirate dal commercio anche altri tipi di protesi contengono questi materiali dannosi per l’organismo umano (se dispersi nel sangue) come il Cromo, il Cobalto ed il Mobildeno. Ora la Sig.ra presenta valori di Cromo sopra la norma che ha una indicazione ben precisa. Bisogna capire il problema, se nasce dalla protesi e per quale motivo: un precoce effetto piezoelettrico, cioè un attrito tra le componenti con perdita di ioni? Cosa lo provoca? In tali casi consiglio anche una TC per verificare che non vi siano raccolte fluide intorno alla protesi.”
Se volete approfondire questa tematica potete leggere di seguito:
- Protesi anca difettose: i pazienti cosa devono fare?
- Protesi anca difettose: intervista
- Protesi anca pericolose, è nuovo allarme?
- I rischi dell’intervento di protesi all’anca
- Protesi anca difettose, i fatti spiegati dall’esperto del Ministero della Salute
Come sempre vi ricordiamo che il consulto online fornito dai nostri esperti ha un valore puramente divulgativo ed in nessun modo può sostituire la visita specialistica diretta e gli esami diagnostici del caso che il medico curante assegnerà e avrà la possibilità di visualizzare direttamente.
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