La nuova influenza, come affermato ieri dall’Oms, è inarrestabile, ma la novità di oggi è che essa corre il rischio di diventare una delle più grandi pandemie che il mondo abbia mai conosciuto. A farne le spese, seppure in misura minore rispetto alle altre nazioni, potrebbe esserci l’Italia, in cui è prevista un’ondata terrificante dal prossimo autunno fino a marzo.
Secondo il viceministro della salute Ferruccio Fazio, nonostante stanno per arrivare i vaccini in massa, questi potrebbero non bastare, e lascerebbero ammalare milioni di persone. Appena il vaccino sarà disponibile, i cosiddetti lavoratori “utili”, cioè i medici, infermieri e le forze dell’ordine, saranno i primi a riceverlo. Si prevede di vaccinare in questo modo 8,6 milioni di persone, e nonostante questo, il rischio di contagio riguarderà almeno 13 milioni di italiani.
Non c’è solo questo scenario. Dopo questi lavoratori, si passerà a vaccinare le categorie più a rischio, come anziani e donne incinte, fino anche ai bambini dai 2 ai 20 anni. In questo caso, si stima che il contagio toccherà quota 9 milioni, ma non sarà una grande vittoria, visto che il virus continuerà a circolare liberamente anche fino all’anno successivo e dopodiché, con il nuovo abbassamento delle temperature, potrà essere ugualmente virulento.
Lo scenario più “ottimistico”, se così si può definire, è la vaccinazione che va oltre queste categorie e viene estesa anche al resto della popolazione. In quel caso si stima che i contagi possano diventare “solo” 4 milioni, ma con un aspetto positivo: in questo caso l’epidemia sarebbe bloccata. Se in tutto il mondo i vaccini saranno sufficienti a contenere il contagio, il 2011 inizierà senza il fantasma dell’influenza suina.
In quanto ai modi per curare chi viene contagiato, per ora non ci sono novità, visto che gli antivirali si sono dimostrati efficaci e dunque utilizzabili anche in futuro. Quello che preoccupa sono le morti. Con un contagio così vasto, è impossibile stimare il numero delle vittime. Fino a questo momento il tasso di mortalità è stato molto basso, circa lo 0,4%, ma non è detto che rimarrà tale quando gli ospedali saranno al limite del collasso con un così alto numero di contagi. Impossibile parlare di numeri, ma secondo Fazio in Italia i morti potranno essere migliaia. A questo punto siamo nelle mani della scienza.
[Fonte: Ansa]