Dal 1°Gennaio 2008 è entrato in vigore il nuovo piano nazionale per le vaccinazioni che in Italia coprirà il biennio 2008-2010. Già alla fine dello scorso anno avevamo avuto notizie dell’iter che la nuova regolamentazione avrebbe avuto. Ora ci siamo.
Donato Greco, direttore generale del dipartimento prevenzione e comunicazione del ministero della Salute e direttore del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie aveva infatti anticipato alla fine del mese di novembre 2007 le nuove regolamentazioni con l’obiettivo di superare le differenze regionali su questa materia.
Aveva assicurato Greco:
” Siamo quasi pronti e certi che il Piano diventi un Lea (i livelli essenziali di assistenza, dunque a carico del Ssn), e quindi si superino le differenze geografiche nell’offerta, che ancora esistono oggi in Italia”.
Ma che cosa cambia in concreto in materia di vaccini? Innanzi tutto dalle attuali 9 vaccinazioni (quattro obbligatorie e cinque consigliate) si passerà a 12 e si cercherà di eliminare l’obbligatorietà lasciandole invece come consigliate ma sempre gratuite. In sostanza al piano nazionale 2005-2007 si affiancheranno altre 4 nuove vaccinazioni.
Ma vediamo nel dettaglio le novità del piano: dal primo gennaio 2008 è stato introdotta la vaccinazione gratuita contro il
papilloma virus a tutte le ragazze (circa 13.000) nel corso del dodicesimo anno di vita (ne avevamo parlato in
questo articolo), per prevenire l’insorgere delle lesioni cancerose o pre-cancerose al collo dell’utero. La vaccinazione in questa fascia di età garantisce l’immunità prima dell’inizio dell’attività sessuale, elemento di importanza fondamentale dato che l’infezione da
Hpv si trasmette proprio sessualmente.
A partire dal primo luglio 2008 la vaccinazione antipneumococco verrà invece offerta gratuitamente per tutti i neonati, con l’obiettivo di raggiungere una copertura dell’80%.
Ed ancora il «vecchio» vaccino trivalente contro il morbillo, la parotite e la rosolia diventa quadrivalente con l’aggiunta del vaccino contro la varicella (tra il tredicesimo e il quindicesimo mese e a 5-6 anni). Anche in questo caso la modifica sarà lanciata a partire dal luglio 2008.
Il calendario prevede inoltre l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antivaricella anche a tutti gli adolescenti tra i 12 e i 14 anni.
I vaccini stimolano l’organismo a produrre attivamente una risposta immunitaria e lo rendono capace di resistere alle infezioni. Con le vaccinazioni vengono evitati nel mondo, ogni anno, non meno di tre milioni di decessi nei bambini di età inferiore a 5 anni, ed almeno 400.000 casi di polio paralitica, malattia di cui è prossima la totale eradicazione in tutto il mondo, al pari di quanto già avvenuto per il vaiolo. Attualmente in Italia sono quattro i vaccini obbligatori: quello per la Poliomielite, per la Difterite, per il Tetano e per l’Epatite B.
Mi chiedo se è giusto che un autorità ci imponga un mezzo di profilassi che dovrebbe essere invece liberamente scelto da ognuno di noi in quanto mezzo di salvaguardia di salute pubblica. Un corso di educazione civica obbligatoria forse risolverebbe tanti problemi!