Richiesta di Consulto Medico
Buonasera, ho 24 anni e sono affetta da 5 da morbo di basedow. Attualmente sono alla 22esima settimana di gravidanza e prendo una compressa di tapazole un giorno sì e uno no. Mi chiedo se sarà possibile allattare al seno la mia bambina o se la patologia e questo farmaco possono provocare dei rischi o delle alterazioni alla bambina. Grazie per la disponibilità. Cordiali saluti
allattamento
Ebola, pericolosi i rapporti sessuali subito dopo guarigione
L’ebola può essere pericoloso anche dopo la guarigione: gli esperti hanno infatti scoperto che vi è il rischio di trasmissione del virus anche attraverso i rapporti sessuali e l’allattamento nei periodi successivi alla scomparsa dello stesso.
Secrezione dal seno, marroni verdi o chiare, tutte le cause
La secrezione dal seno, ovvero la fuoriuscita di liquido da uno o entrambi i capezzoli, è relativamente frequente e interessa prevalentemente le donne con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Nella maggior parte dei casi non deve destare preoccupazioni, perché è il sintomo di una patologia o di una condizione benigna dalla quale non scaturiranno conseguenze allarmanti. Va però sottolineato che in alcuni casi, la fuoriuscita di liquido dai capezzoli può rivelarci la presenza di problematiche gravi come il tumore al seno. Senza volerci sostituire al medico, in questo articolo cercheremo di individuare le cause delle varie tipologie di secrezione.
Bambini allattati al seno, avranno successo nel lavoro?
I bambini allattati al seno avrebbero maggiori possibilità di fare carriera rispetto a quelli allevati con il latte in polvere. A sostenerlo, uno studio condotto dal team di ricercatori della University College of London pubblicato su Archives of Disease in Childhood, i cui risultati sono stati confermati dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).
Giornata mondiale dell’allattamento al seno: 29 marzo
Il prossimo 29 marzo si celebrerà la Giornata mondiale dell’allattamento al seno. Un giorno del quale sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza di questo grande atto d’amore della madre nei confronti del figlio, sia da un punto di vista emotivo che medico.
Propoli in gravidanza e allattamento nei bambini
La propoli si può usare in gravidanza? questa, è una delle domande più frequenti tra le neomamme, che si trovano a dover fare i conti con i classici malanni di stagione come il raffreddore e il mal di gola. L’utilizzo delle propoli durante la gestazione è oggetto di controversia, e spesso Internet, invece di dipanare i dubbi, li moltiplica. Vediamo insieme le proprietà della propoli e le eventuali controindicazioni in gravidanza.
Sclerosi multipla e donne: risposte sulla gravidanza
Sclerosi multipla e gravidanza: sono molte le domande delle pazienti in merito a tale tema. Questa malattia rappresenta la prima causa di disabilità neurologica nella popolazione giovanile e, come ha spiegato il prof. Giancarlo Comi, Direttore del Centro SM Ospedale San Raffaele di Milano nel corso di un convegno in materia, si tratta di un problema che “tocca da vicino sempre più donne” e che merita adeguate risposte.
Ossitocina: ormone della generosità, ma non solo
Sembra che l’ossitocina, ormone rilasciato dall’organismo durante la gravidanza e l’allattamento, ma anche in condizioni di piacevole relax, sia in grado di modificare il nostro comportamento rendendoci più generosi e fiduciosi verso il prossimo.
A dimostrarlo due distinte ricerche condotte nell’ultimo anno:
La prima, secondo la quale l’ossitocina, renderebbe maggiormente generosi e attenti ai bisogni altrui, risale in realtà alla fine del 2007 ed è stata condotta da Paul Zak, della Claremont Graduate University (USA), la seconda, della quale si è avuta invece notizia in questi giorni, è frutto della collaborazione fra lo svedese Karolinska Institute di Stoccolma e il Welcome Trust Functional Imaging Laboratory di Londra e avrebbe dimostrato come l’ossitocina sia in grado di ridurre l’ansia e agevolare le relazioni sociali.
Fumare in gravidanza: i rischi per il nascituro
Tutti sanno perfettamente che fumare fa male, e tutte le donne sanno che fumare in gravidanza rischia di nuocere alla salute del piccolo. Eppure il 20% delle future mamme fumatrici non riesce a smettere pur consapevole dei danni che il feto può subire. Certamente il fumo rappresenta una vera e propria dipendenza dalla quale è sempre molto difficile liberarsi, ma se siete forti fumatrici e state per diventare mamme, vale senz’altro la pena di impegnarvi con tutte voi stesse per dire no alle sigarette, almeno per tutto il periodo della gestazione e, naturalmente, dell’allattamento (senza dimenticare comunque i rischi legati al fumo passivo a cui esporreste i bambini ricominciando).
Probabilmente un valido aiuto in questo senso può essere rappresentato dalla conoscenza dei danni che il fumo può causare al bambino nel momento in cui, ancora dentro al grembo materno, viene raggiunto da monossido di carbonio e nicotina, sostanze tossiche in grado di attraversare la placenta.
In forma dopo la gravidanza. Un sogno riservato solo alle attrici?
