Addominoplastica e mastoplastica additiva

Richiesta di Consulto Medico su Addominoplastica e mastoplastica additiva
Dopo gravidanze ed un grande dimagrimento avvenuto anni mi ritrovo pelle cadente sulla pancia che è ancora gonfia per una diastasi  e tante smagliature. Ho deciso di sottopormi ad un intervento di addominoplastica. Sò che è un’operazione importante, impegnativa, sia per me che per il chirurgo, lunga….ma sto valutando di abbinarci contestualmente anche l’inserimento di protesi al seno (che è totalmente svuotato). Ho 50 anni. Non vorrei tornare sotto i ferri una seconda volta per quello. Pensa che sia una cosa fattibile? Il mio chirurgo plastico dice che per lui è fattibile, con il team di colleghi, e che il post operatorio sarà solo lievemente più complesso. Lei che ne pensa?

Operazione seno, chirurgo pubblica video sui social

Sta facendo molto discutere il caso di un medico chirurgo napoletano che ha filmato una operazione al seno da lui portata a termine con successo, pubblicando poi il video sui social, ovviamente con il consenso della paziente. La chirurgia dunque si fa social ma il mondo della medicina si spacca letteralmente in due: giusto o no spettacolizzare anche momenti delicati come quello di una operazione?

Liposuzione supera la mastoplastica, cos’é e quali rischi?

Sarà stato l’effetto generale delle protesi al seno PIP, ma nel 2012 la liposuzione è stato l’intervento di chirurgia plastica estetica più richiesto in Italia, prendendo il posto storico in classifica, della mastoplastica additiva, ovvero dell’aumento del volume del seno, scivolato al quarto posto. Il dato eclatante è stato presentato dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), durante il convegno in corso a Firenze: “Chirurgia estetica: facciamo il punto”.

Mastoplastica additiva (aumento del volume del seno)

Si tratta di uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti in Italia, nonostante le ansie create dalla questione delle protesi PIP. E’ dunque importante fare chiarezza su cosa effettivamente sia la mastoplastica additiva, quali le tecniche operatorie, i tipi di protesi, le possibilità oltre queste, indicazioni, controindicazioni, il post operatorio, i successi, ecc. Come sempre facciamo approfondiamo l’argomento con il prof. Mario Dini specialista in chirurgia plastica ed estetica.

Chirurgia estetica compulsiva: la storia di una modella

Esiste la chirurgia estetica compulsiva? La risposta è affermativa se prendiamo in considerazione il caso di Alicia Douvall, ex modella  e star della televisione inglese.

La donna, il cui nome reale è Sara Howes, nel corso dei suoi 30 anni di vita ha subito circa 100 operazioni di chirurgia estetica.

Plastica al seno vietata alle minorenni

Papà mi regali un seno nuovo?

Questa frase d’ora in avanti sarà più difficile da sentire. Il Governo sta per votare un nuovo disegno di legge che vieterà la chirurgia plastica mammaria a chi ha meno di 18 anni. Viene raccolto così l’appello dei medici chirurghi di mezza Italia che avevano lanciato l’allarme. Sempre più minorenni chiedono interventi di mastoplastica, una operazione rifiutata da molti medici, ma approvata da altri.

In molti chiedevano di vietare questo tipo di interventi alle minorenni per legge, oppure di affiancare alle ragazze uno psicologo per capire il vero motivo che le spinge a modificare il loro corpo in così giovane età. Finché si è adolescenti infatti, il fisico è ancora in fase di crescita, ed è normale se a 16 anni non si ha ancora un seno prosperoso. Questo potrebbe crescere a 18-20 anni, e dunque anticipare la natura sarebbe controproducente.

Arrivano dal Giappone i biscotti per aumentare il seno

Sembra proprio che noi donne non avremo più bisogno della Mastoplastica addittiva per rendere più generose le nostre forme. Da ora in poi basterà infatti ingozzarsi di biscotti per guadagnare qualche taglia di reggiseno in più! La notizia (bufala?) arriva dal Giappone dove sono in commercio i miracolosi biscotti Fcup cookie che promettono di far aumentare le dimensioni del seno. Il prodigio sarebbe possibile grazie al loro contenuto di Pueraria Mirifica un’ erba di origine thailandese che contiene fitoestrogeni, sostanze vegetali simili agli ormoni umani.

L’azienda produttrice azzarda persino la posologia: la dose giornaliera di biscotti da assumere per ottenere l’effetto desiderato sarebbe pari a due biscotti al giorno. Non viene specificato però per quanto tempo dovrebbe protrarsi la cura e quanto dura l’effetto. Ciascuna confezione contiene quattro biscotti da 68,7 calorie ciascuno e costa la modica somma di 290 yen (meno di 2 euro). Ma non è tutto qui: sarebbe infatti già disponibile sul mercato giapponese anche Fcup tea il te che fa aumentare il seno , prodotto dalla stessa casa madre. Basterebbe quindi una merenda a base di tè e biscotti al giorno per vedere il proprio seno aumentare di volume. Non si sa ancora però se l’assunzione quotidiana di fitoestrogeni possa avere effetti nocivi sulla salute.

Protesi al silicone. Volete conoscerne la vera storia?

Potremmo dire che le protesi al silicone fanno ormai parte della nostra quotidianità. Sono talmente diffuse che le diamo per scontate, ma quanti di noi ne conoscono la storia? Ecco di seguito un brevissimo excursus storico che, forse, ci rivelerà qualche dettaglio inaspettato sulle migliori amiche delle donne poco…formose. La patria delle protesi al silicone può essere considerata la città americana di Houston. Qui infatti i chirurghi plastici Thomas Cornin e Frank Gerow nel 1960 crearono, in collaborazione con la Dow Corning Corporation, la prima protesi mammaria in silicone, che venne impiantata nel 1962 a Timmie Jean Lindsey presso lo Houston’s Hermann Hospital (adesso Memorial Hermann Hospital).

Da allora sono state numerosissime le pazienti ansiose di farsi impiantare una protesi per aumentare di volume il proprio seno. Ma quella creata da Gerow e Cornin non è stata la prima protesi mammaria della storia: già nel 1895 un chirurgo tedesco aveva tentato l’impresa impiantando nel seno di un’attrice il grasso prelevato da un lipoma (un tumore benigno) della donna stessa e a questo primo, pionieristico, tentativo sono seguiti gli impianti di protesi alla paraffina, quasi subito abbandonati per via delle conseguenze, spesso pesantemente negative, sullo stato di salute delle pazienti. Inoltre si mormora che, negli anni precedenti alla rivoluzionaria trovata dei due chirurghi statunitensi, alcune prostitute avevano iniettato direttamente nel seno il silicone con risultati prevedibili.

Per diventare più alta, ricorresti ad un intervento di chirurgia plastica?

Dopo la notizia diffusa da alcuni ricercatori inglesi, secondo la quale le donne di bassa statura sarebbero più predisposte alla sviluppo di patologie del fegato, forse alcune di esse potrebbero essere tentate di ricorrere alla chirurgia per aumentare le propria altezza. Il sogno, cui finora magari tante di loro hanno cercato di avvicinarsi usando tacchi da capogiro , non sembrerebbe adesso così irrealizzabile dati i progressi della scienza e della medicina in particolare.

Gli interventi di allungamento degli arti, tradizionalmente impiegati in caso di patologie come deformità congenite o danni subiti a seguito di incidenti, possono infatti essere eseguiti anche per ragioni puramente estetiche. Ma siamo proprio sicure di voler vivere tutta la vita con gli arti inferiori legati da una barra di acciaio tenuta da bulloni solo per guadagnare qualche centimetro in più? Lo stesso Robert Rozbruch direttore dell’Istituto per l’allungamento e la ricostruzione degli arti di New York è scettico riguardo l’applicazione di questo tipo di intervento in campo estetico e ne sottolinea la natura delicata e difficile.