Il cuore, quando comincia ad ammalarsi difficilmente avvisa in modo chiaro e deciso. Ma esistono una serie di sintomi insospettabili che vanno comunicati al proprio medico curante, benché sembrino dipendere da tutt’altre patologie. Scoprire una malattia cardiovascolare per tempo, può significare salvarsi la vita: basta pensare all’infarto. Nel nostro pensare quotidiano, l’attacco acuto arriva con un dolore al petto che si irradia alla spalla e al braccio sinistro.
Ed è così, ma questo è solo uno dei sintomi che l’organismo invia, ne esistono infatti altri che compaiono anche in periodi molto precedenti all’infarto stesso ed è proprio su questi che bisogna riflettere. Quali sono? Prima di tutto il mal di stomaco correlato ad un costante senso di nausea. Spesso lo stress quotidiano e la cattiva alimentazione inducono a pensare che si tratti di gastrite (anche questa non andrebbe sottovalutata). Ma se questi estremi non ci sono e non esistono malattie gastro-intestinali diagnosticate, potrebbe trattarsi di un segnale che viene dal cuore malandato: i grassi che ostruiscono le arterie potrebbero infatti bloccare il normale flusso sanguigno anche a livello addominale; se col riposo e la distensione il mal di stomaco e la nausea diminuiscono, è il caso di fare qualche approfondimento cardiologico.
Per gli uomini invece anche la defiance sessuale potrebbe rappresentare un’importante avvisaglia, uno dei primissimi sintomi: i problemi al cuore non permettono il corretto afflusso di sangue al pene il che comporta deficit di erezione. Anche la mancanza di fiato, l’affanno ed i giramenti di testa possono essere un sintomo di disturbi cardiaci: più del 40% delle donne che ha avuto un infarto ne soffriva, pur non essendo affette da asma o altre malattie respiratorie. Anche in caso di angina pectoris si hanno questi sintomi. Ancora più insospettabili invece il dolore al collo, il mal d’orecchie e alla mascella: se non esistono cause evidenti a questi disturbi, potrebbe dipendere dal cuore, il segnale di allarme è un dolore diffuso in queste zone. Non occorre ovviamente allarmarsi alla prima vertigine, ma è certo che una visita cardiologica non ci farà male!
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