Secondo i dati presentati dagli esperti dell’Harvard Medical School di Boston sull’ultimo numero del Journal of the American Medical Association, bastano cinque anni di astensione dal fumo per ridurre del 20 per cento il rischio di insorgenza del tumore al polmone e del 50% quello di patologie cardiovascolari. Occorrono però circa venti-trenta anni per portare il rischio allo stesso livello delle persone che non hanno mai fumato. L’indagine ha riguardato lo stile di vita e le condizioni di salute di quasi 105 mila donne seguite per ben 24 anni, dal 1980 al 2004. Dei 12.500 decessi registrati quelli causati da patologie legate al vizio del fumo hanno riguardato il 64% delle fumatrici contro il 28% delle ex-fumatrici.
Il rischio per alcune malattie si riduce molto rapidamente, quindi, come afferma Stacey Kenfield, che ha coordinato la ricerca, non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Ma è sempre troppo presto per cominciare. Dai risultati dello studio è emerso infatti che tanto più precoce è l’epoca in cui si è accesa la prima sigaretta quanto è più elevato il rischio di mortalità per malattie dell’apparato respiratorio e cancro polmonare.
E intanto dal nostro paese arrivano dati piuttosto allarmanti circa la diffusione del vizio del fumo tra i giovani: il 12% degli adolescenti italiani fra i 13 e i 17 anni fuma. Il il 31% di essi ha sottratto di nascosto la prima sigaretta dal pacchetto di un genitore, mentre il 61% l’ha avuta da un coetaneo. Il 7% invece ha tranquillamente acquistato le sigarette in tabaccheria.
Proprio per combattere la diffusione dell’insana abitudine del fumo tra i ragazzi è partita a Roma lo scorso sette maggio la campagna di sensibilizzazione sui danni causati dal fumo ‘Noi non dobbiamo fumare’, alla sua terza edizione. Si tratta di una campagna itinerante che passerà attraverso 45 piazze italiane prima di concludersi a Milano il 30 giugno prossimo. A promuovere l’iniziativa il Movimento italiano genitori (Moige) e la Federazione italiana tabaccai (Fit). Per saperne di più potete visitare il sito noinondobbiamofumare.