Le ragioni per smettere di fumare sono davvero tante: ridurre il rischio di sviluppare tumori ai polmoni, contrastare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, prevenire disturbi respiratori, evitare l’invecchiamento precoce della pelle, avere un alito sempre fresco e denti bianchi… Si potrebbe continuare con un elenco infinito.
In realtà ci interessa sottolineare l’ultimo arrivato nella lista dei vantaggi del togliersi il dannoso vizio del fumo: smettere di fumare sarebbe contagioso. Se vostro marito smette di fumare, le probabilità che voi continuiate a farlo scendono del 67%. Se è un amico a togliersi il vizio, la percentuale cala del 35%, se è un fratello scende del 25%.
Sembrerebbe, dunque, che levarsi la brutta abitudine delle sigarette non sia solo una positiva azione individuale, fatta per il nostro bene, ma un gesto altruistico che indurrebbe anche chi ci sta intorno a seguire il nostro esempio.
Smettere di fumare é un proposito contagioso.
Amici, parenti, familiari vengono influenzati dalla nostra decisione salutistica e stimolati a seguire il buon esempio. Ad essere maggiormente influenzati ed influenzabili sono i soggetti istruiti.
Smettere di fumare é un proposito contagioso.
Amici, parenti, familiari vengono influenzati dalla nostra decisione salutistica e stimolati a seguire il buon esempio. Ad essere maggiormente influenzati ed influenzabili sono i soggetti istruiti.
A svelarlo è un recente studio di un team di ricercatori della Harvard Medical School e della University of California, pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Osservando il comportamento sociale ed il network di ben 12.000 persone, gli studiosi hanno notato l’influenza della rete sociale sul cambiamento di abitudini, non solo relativamente al fumo, ma anche all’alimentazione.
Le decisioni prese dal gruppo contagiano il resto degli individui, spingendoli verso le medesime scelte. Interi gruppi smettevano di fumare pressochè contemporaneamente.
Osservando il comportamento sociale ed il network di ben 12.000 persone, gli studiosi hanno notato l’influenza della rete sociale sul cambiamento di abitudini, non solo relativamente al fumo, ma anche all’alimentazione.
Le decisioni prese dal gruppo contagiano il resto degli individui, spingendoli verso le medesime scelte. Interi gruppi smettevano di fumare pressochè contemporaneamente.
Nicholas Christakis, uno degli autori della ricerca, spiega il ruolo della rete sociale nel togliersi il vizio del fumo:
In un piccolo network con tre fumatori A, B, e C dove A è amico di B e B è amico di C, ma A e C non si conoscono, se C smette di fumare, la probabilità che A ha di non fumare aumenta del 30 per cento, indipendentemente dal fatto che B fumi o non fumi. Quest’ultimo può agire da «veicolo» di una nuova norma sociale.
Che aspettate, se non volete farlo per voi stessi, fatelo per le persone a voi vicine! Chissà che di contagio in contagio, non riusciamo a contagiare tutto il mondo con l’epidemia più salutare che esista!
[Fonte: www.corriere.it]