Monica Priore è un’atleta di 34 anni che ha appena stabilito un record. Ha attraversato a nuoto il tratto di mare che porta da Capri a Meta di Sorrento: 21 chilometri, la traversata più lunga che in Europa abbia mai fatto una persona affetta da diabete.
In particolare, la grintosa brindisina, soffre di diabete di tipo I, diagnosticato all’età di 5 anni ed il suo percorso attraverso questa malattia è stato lungo e sicuramente non facile.
Lo ricorda sempre quando vince una gara, anche contro professioniste sane, o quando si cimenta positivamente in altre iniziative del genere.
Il suo obiettivo e la sua forza partono ed arrivano sempre allo stesso punto: dimostrare agli altri diabetici, in particolare ai bambini e agli adolescenti che è possibile avere una vita normale anche con questa patologia.
Per un adulto, gestire il diabete può essere complicato, ma pensate cosa significa per un bambino, che deve misurare la glicemia a scuola, praticarsi l’insulina e spesso gli è proibito lo sport, mentre i propri compagni ci dedicano pomeriggi interi.
Per lunghi anni si è sentita diversa, ma poi il gran desiderio di eguagliarsi, attraverso l’attività sportiva ha vinto su tutto: e l’amore per il nuoto l’ha aiutata.
Inizialmente ha dovuto mentire sul suo stato di salute, rischiando molto, per ottenere il certificato di agonismo: fino a qualche anno fa era impossibile trovare un medico che autorizzasse un diabetico in questo senso.
L’attività fisica brucia in modo veloce gli zuccheri provocando crisi ipoglicemiche.
Oggi grazie alla grinta di Monica ed altri atleti professionisti come lei, si è capito che sport e diabete possono coesistere, anzi l’uno aiuta a convivere meglio con l’altro anche e soprattutto dal punto di vista psicologico.
Questo è possibile anche per le nuove strumentazioni che permettono un controllo più preciso di glicemia ed insulina.
Monica ricorda che come tutti i diabetici, è soggetta a crisi ipoglicemiche, che fa controlli fino a 12 volte al giorno e durante la traversata si è arrivati a misurare la glicemia ogni 20 minuti.
Il trucco è tutto qui, la gestione della malattia deve passare attraverso la conoscenza del proprio organismo e va vissuta all’interno del costante allenamento. Vincere la battaglia contro il diabete si può. Brava Monica, brava!
[Fonte: Corriere.it]