Com’è noto la legge 40, che regola il ricorso alla fecondazione assistita nel nostro paese, vieta la fecondazione eterologa . Come conseguenza di questo limite sono ormai moltissime le coppie infertili che intraprendono viaggi della speranza all’estero per poter avere accesso a questo tipo di tecnica. Le tecniche omologhe (quando cioè le cellule uovo appartengono entrambe a quelli che saranno poi i genitori del nascituro) di fecondazione assistita infatti non sono utili per quelle coppie rese infertili da condizioni mediche relative a uno dei due partner (ad esempio un tumore) o che sono affette da malattie geneticamente trasmissibili . Per queste coppie spesso l’unica speranza è rappresentata dalla fecondazione eterologa nella quale, cioè, una delle due cellule uovo appartiene a un donatore esterno alla coppia.
E’ dunque in enorme aumento il numero delle coppie che ripiegano verso gli altri paesi d’Europa per realizzare il proprio sogno di diventare genitori, sarebbero state infatti quasi 4000 le coppie che tra il 2004 e il 2005, dall’entrata in vigore delle legge nel Marzo del 2004, si sono recate all’estero per questo motivo. E il dato è in costante aumento. A rilevarlo è l’Osservatorio Turismo procreativo, il cui presidente, Andrea Borini, sottolinea anche il vertiginoso aumento di siti in lingua italiana di centri per la procreazione esteri. La meta più perseguita dalle coppie italiane è da sempre la Spagna, seguita da Belgio, Svizzera e Turchia.
Accanto a questi paesi, che potremmo considerare “mete tradizionali” del cosiddetto turismo procreativo ,si stanno facendo spazio anche i paesi dell’est come la Slovenia, l’Ungheria e La Repubblica Ceca. Qui sono infatti presenti numerosi centri per la procreazione assistita che hanno il vantaggio di essere economicamente più accessibili di quelli presenti ad esempio negli Stati Uniti o in Gran Bretagna, da sempre riservate quasi esclusivamnete ai più abbienti. Oltre alla possibilità di ricorrere alla fecondazione eterologa a spingere molte coppie a recarsi all’estero per per avere un figlio, è anche la possibilità di congelare gli embrioni e di far eseguire una diagnosi preimpianto.