Tra le tante malattie di cui certamente i gatti non soffriranno mai c’è la sclerosi multipla. Ma ci saranno sicuramente anche altre malattie neurologiche o quelle demielinizzanti, quelle in cui il sistema immunitario attacca la mielina e la distrugge. Questo perché questa “materia bianca” che avvolge il cervello, cervelletto e midollo spinale, nei gatti si rigenera.
Non si tratta di magia, ma di un sistema immunitario particolare che, è stato osservato, è in grado di rigenerarsi automaticamente lì dove negli esseri umani non può guarire. In particolare una malattia come la sclerosi multipla, che distrugge il sistema nervoso centrale, nei felini sarebbe evitata dalla rigenerazione dei tessuti distrutti.
In alcuni esperimenti, condotti dall’Università Wisconsin-Madison (Usa), si analizzavano delle gatte in gravidanza, che seguivano una determinata dieta per 3 mesi e mezzo, le quali presentavano un’indebolimento della guaina mielinica. Sia nelle gatte che negli esseri umani una condizione simile può portare alla paralisi, disturbi visivi e motori. La differenza tra gli animali e l’uomo è però che mentre nell’uomo questa condizione è irreversibile, e l’unico mezzo che finora si è rivelato utile per contrastare la malattia è stato accerchiare le fibre neuronali chirurgicamente e creare dei collegamenti che, almeno parzialmente, potessero far recuperare un poco di funzione agli organi colpiti, nei gatti questo processo porta alla completa guarigione ed è del tutto naturale. Bastava modificare la dieta, facendo ritornare quella di sempre, ed ecco che la malattia sparisce da sola.
Ian Duncan, membro del “Mielin Project” ed autore dello studio, ha ammesso a Proceedings of the National Academy of Sciences , la rivista su cui è stata pubblicata la ricerca, che:
Il punto fondamentale del nostro studio è che dimostra come la rimielizzazione possa davvero portare alla cura di molte patologie neurologiche. Da questa ricerca emerge insomma la profonda capacità del sistema nervoso centrale di riparare se stesso. Per ora abbiamo riscontrato questa possibilità nei gatti ma lo stesso meccanismo potrebbe funzionare anche sull’uomo.
Anche in questo caso comunque, non essendo possibile ricreare questo processo in maniera naturale nell’uomo, il ricorso alle cellule staminali sarebbe l’unica via possibile. La prima pietra è stata posta, milioni di malati con problemi neurologici oggi hanno una speranza in più.
[Fonte: Repubblica]