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Tumore al polmone: arriva la pillola per curarlo

Tumore al polmone, forse il big-killer per eccellenza può essere sconfitto: arriva anche in Italia la pillola che lo fa regredire. Basta una compressa al giorno, da assumere a casa e si dimentica l’incubo della chemioterapia e dei suoi effetti collaterali. Non si tratta della solita trovata pubblicitaria di un farmaco falsamente miracoloso, ma della realtà.

Il tutto verrà presentato a partire da oggi nel corso della II Italian Conference on Thoracic Oncology. Proprio qui verranno stabilite le linee guida per l’utilizzo di questi nuovi farmaci biologici, grazie all’incontro dei maggiori specialisti del mondo nel settore. Un vero omaggio alla scienza italiana che in questo caso è stata decisiva, partecipando sia alle ricerche che alle sperimentazioni cliniche.

La fine della chemioterapia, comunque ancora un’arma importante in mano agli oncologi, è vicina grazie a tre diversi nuovi farmaci. Questi i nomi e le caratteristiche.

In Italia già da una settimana, il “gefinitib”: è efficace sui malati di tumore al polmone definito ‘non a piccole cellule’ (sono la maggioranza, 80 su cento dei pazienti). Si tratta però di un farmaco biologico creato appositamente per attaccare determinati tipi di cellule considerate nemiche. Proprio per questa sua caratteristica, è sensibile alla presenza di alcune mutazioni genetiche. Non funziona in chi ne è privo, ovvero i fumatori! Al contempo ha una particolare valenza nelle donne e in chi ha smesso di fumare da tempo.

Le stesse caratteristiche le ha un medicinale già in uso in nel nostro paese l’”erlotinib”, utilizzato dopo il fallimento della chemio. A breve si spera si possa utilizzare anche come prima terapia (ma appunto non nei fumatori).

Entro un anno infine, arriverà nel nostro paese anche il “crizotinib“, anche questo in compressa ed egualmente legato ad una mutazione genetica (quella del gene ALK), quasi sempre assente, sembra una costante, nel tumore del fumatore.

La ricerca scientifica avanza, come pure i casi di tumore ai polmoni. In Italia siamo arrivati a quota 66.368 ricoveri con 35/40.000 nuove diagnosi ogni anno. Rappresenta la prima causa di morte per neoplasia nei paesi industrializzati.

Negli USA rappresenta la principale causa di morte negli uomini  e nelle donne ha superato l’incidenza del tumore al seno.

I principali responsabili sono l’inquinamento atmosferico e l’esposizione ad agenti tossici di origine industriale ma, soprattutto il fumo di sigaretta il cui consumo è in aumento costante (25% della popolazione italiana).

Smettere di fumare si può ed è necessario farlo presto. Per smaltire i danni del fumo, dal punto di vista cardiovascolare ci vogliono 3 o 4 anni, mentre oncologicamente parlando ce ne vogliono 12-15! Smettere prima dei 35 anni azzera inoltre tutti i rischi! Si guadagna in salute e non solo. Pensateci.

8 commenti su “Tumore al polmone: arriva la pillola per curarlo”

  1. mi chiamo antonello, mia moglie è stata operata di tumore al polmone dove veniva esportato il polmone sinistro,tutto questo è avvenuto nel 2008,durante i controlli di rutin risultava essere tutto negativo,ma il 03 agosto corrente mese è stata ricoverata con urgenza perchè duranta la TAC veniva riscontrata fuoriuscita del liquido dalla pleure destra e veniva evidenzito delle macchie .con una accurata TAC con contrasto il polmone destro era anchesso attaccato dal tumore.legendo che in italia ce gia un efficace farmaco ilGEFINITIB contro il tumore al polmoe ,mia moglie non ha mai fumato,tutte le struttre oncologiche possono averlo .Aspeto con ansia una vostra risposta io abito a Sassari .Vorrei solo riuscire a salvare mia mogli che è giovane.Ringrazio anticipatamente .

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  2. @ antonello:
    Sì, dovrebbe essere utilizzato in Italia già da metà Giugno. In questi giorni cercherò una risposta. Mi pare che vuoi sapere in quali strutture lo utilizzano. Spero di riuscire a trovare informazioni precise, ma non posso garantirti. Nel frattempo,corri a parlarne col vostro oncologo. Per loro è più semplice reperire tali informazioni. Potrebbe però non essere aggiornato. Quindi insisti affinché lo faccia. Queste nuove terapie sono state presentate nel corso dell’ultimo congresso di Oncologia Toracica Italiana a Giugno. Non per scoraggiarti. Ma è mio dovere evidenziare ciò che ho scritto già: i risultati sono stati buoni finora nell’80 % dei tumori. Non nel 100%. Esistono cmq tantissime terapie. E’ il medico però che le sceglie in base al caso che ha di fronte. Mi raccomando, aggiornami. Io cercherò di fare lo stesso.

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  3. @ antonello:
    Allora Antonello, oggi non sono riuscita a contattare nessuno per avere conferme. Cercherò di farlo nei prox giorni.
    Nel frattempo….ho riletto la cartella stampa (la trovi sul sito: http://www.oncologiatoracica.it) il farmaco in questione è sicuramente già utilizzato, anche se non su tutti, quindi devi chiedere al vs oncologo. Per gli altri 2 farmaci si fa riferimento a degli studi internazionali ancora in corso, almeno a giugno: 1) lo studio Torch, il cui resp è Cesare Gridelli oncologo dell’osp.S.G. Moscati di Avellino, ma che coinvolge almeno 40 centri. Nessuno in sardegna, almeno mi sembra, ma di sicuro a Roma presso L’Ist. Tumori Regina Elena (prof. Terzoli) e l’Istituto tumori di Napoli. 2) Io studio Eurtac che invee si svolge in 10 centri in Italia. Tra uesti il Presidio Ospedaliero di SS.ma Annunziata di Sassari (Antonio Farris). Sul sito troverai altre info. Io continuerò a cercare, ma se hai aggiornamenti fammi sapere….ciao

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  4. @ Cinzia Iannaccio:
    ciao, a bergamo sicuramente. spero di averti aiutato, anzi spero che abbia già avuto la dritta giusta. in bocca al lupo!

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