“Occorre ricordare che i virus sono le entità biologiche più frequenti sul nostro pianeta: ne abbiamo identificati solo 5mila ma ce ne sono milioni. Solitamente innocui, se subiscono una minima mutazione possono destabilizzare il mondo, come è accaduto col solo rischio della pandemia per l’influenza A”.
Questo il succo di un discorso che il Prof. Umberto Veronesi ha fatto durante un intervista al giornale Q.n. per presentare la Sesta Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza che aprirà i battenti nei prossimi giorni a Venezia, per l’appunto dal titolo “I virus: un nemico invisibile”.
Nel corso dell’evento oltre a parlare di nuove influenze e virus, (in modo discorsivo, non cattedratico) si affronterà il tema dei vaccini biotech, ma soprattutto si illustreranno i legami tra questi organismi ed i tumori.
L’oncologo ricorda come sia sempre più preponderante l’influenza dei virus nell’insorgenza del cancro. Basta pensare ad esempio al Virus dell’Hpv, fortemente responsabile del tumore della cervice uterina.
Ma non solo, è possibile ipotizzare anche di usare questi microscopici organismi per combattere il cancro stesso. A questo proposito, Veronesi ha ricordato lo studio che sta effettuando la Dottoressa Maria Rescigno, ormai quasi giunto alla fase di sperimentazione sull’uomo: il lavoro in questione prevede l’utilizzo del batterio della salmonella per combattere dall’interno la malattia.
“Il principio è quello di utilizzarlo per attivare il sistema immunitario, contro le stesse cellule tumorali, cioè riconoscendole ed eliminandole proprio come farebbero nel caso di un’infezione virale o batterica”.
Per capire il meccanismo a cui fa riferimento l’ex ministro della Salute, attuale Direttore Scientifico dello Ieo (Istituto Oncologico Europeo) è importante spiegare di cosa stiamo parlando, cioè di usare batteri e virus quali veicoli di terapie molecolari innovative.
In particolare: i virus sono infinitesimamente piccoli (dalle 10 alle 100 volte in più rispetto ai batteri). Hanno la necessità di inserirsi, penetrare in una cellula ospite per poter sopravvivere e riprodursi, creando così delle alterazioni.
Da qui il legame tra tumore e virus, che può però essere anche invertito nel meccanismo.
I batteri invece possono sopravvivere e riprodursi all’infinito anche su un organismo non vivente, sono autonomi e costituiti da cellule. Ed una volta che aggrediscono l’individuo tendono a “colonizzarlo”, più che a penetrarlo.
Per Veronesi, tra le armi principali per combattere le malattie oncologiche oggi ci sono i segreti del dna che permettono giorno dopo giorno nuove acquisizioni, come l’utilizzo dei cosiddetti “farmaci intelligenti” che arrivano a colpire solo la cellula neoplastica e non i tessuti sani.
Ma grandi passi si stanno facendo anche con le nuove forme di radioterapia e l’utilizzo del nucleare applicato alla medicina. Importante infine l’applicazione della robotica in chirurgia, di cui vi abbiamo più volte parlato.
Oggi il cancro è una malattia che si può curare, non sempre purtroppo, ma spesso.
[Fonte: quotidiano.net]