Mettere a disposizione dei dipendenti disinfettanti riduce in modo drastico la percentuale di infezioni tra la forza lavoro di un’azienda, facendo calare l’assenteismo dovuto a malattie virali.
E’ quanto afferma un recente studio pubblicato sulla rivista on-line di divulgazione scientifica BMC Infectious Diseases.
I ricercatori, un team di studiosi tedeschi coordinato da Nils-Olaf Hübner, hanno scoperto che i casi di assenteismo nelle pubbliche amministrazioni a causa del comune raffreddore, di febbre e tosse si sono significativamente ridotti quando i dipendenti usavano disinfettanti a base di alcool.
Nello studio i 129 partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Il gruppo di controllo si lavava normalmente le mani, mentre l’altro gruppo utilizzava un disinfettante almeno cinque volte nel corso di una giornata di lavoro.
L’uso del disinfettante è stato incoraggiato soprattutto dopo attività che erano in grado di facilitare il trasferimento di agenti batterici o virali, come ad esempio dopo aver utilizzato i servizi igienici o essersi soffiati il naso.
I risultati suggeriscono che l’uso del disinfettante per lavarsi le mani può ridurre le perdite di produttività legate all’assenza in contemporanea di molti lavoratori, pensiamo ai mesi invernali, ad esempio, quando spesso si ammalano insieme interi uffici, lasciando le strutture aziendali carenti di personale. Produttività a parte, essere meno esposti a virus e batteri aumenta i livelli di salute sul luogo di lavoro.
Riassumendo le sue scoperte Hübner ha suggerito che la disinfezione delle mani possa essere facilmente introdotta e mantenuta come parte della quotidiana igiene delle mani, come metodo interessante e proficuo per migliorare la salute della forza lavoro e la resa produttiva dei dipendenti.
Anche se l’effetto dei disinfettanti per le mani in strutture mediche ed in luoghi a rischio come gli asili nido era già stata documentata, è la prima volta che uno studio testa la loro efficacia nel migliorare la salute dei lavoratori.
[Fonte: Health24]