Ci siamo, è arrivato, o meglio è stato “isolato”. Stiamo parlando del virus dell’influenza stagionale di quest’anno. E’ stato individuato in Liguria, nel week end, presso l’Ospedale San Martino di Genova, su un paziente ricoverato con polmonite. Si tratta del ceppo influenzale A H3NH2, ovvero il cosiddetto “Perth like”. E’ di origine australiana e già ampliamente conosciuto oltre che atteso, dunque nessuna sorpresa (forse la sua presenza in Italia era prevista fra un paio di settimane, ma di fatto non ci sono problemi da questo punto di vista): non a caso è uno dei tre virus inseriti nel vaccino antinfluenzale trivalente (in più ci sono infatti l‘H1N1, noto come A ed ex pandemico ed il B/ Brisbane). Ed allora cosa fare?
Nessun allarme specifico, a detta degli esperti e dei responsabili del sistema di sorveglianza internazionale sull’influenza, non si tratterà di un‘infezione virale particolarmente aggressiva, un po per le caratteristiche degli stessi agenti patogeni ed in gran parte perché si tratta degli stessi dello scorso anno, quindi chi si è già ammalato risulta in qualche modo immunizzato, protetto. Ed il vaccino antinfluenzale? I medici di famiglia ed i virologi continuano a consigliare di sottoporsi alle vaccinazioni, soprattutto per ciò che riguarda le categorie a rischio (bambini, anziani, persone affette da particolari patologie, personale medico-sanitario): si fa ancora in tempo, abbondantemente. Ora i casi di influenza stagionale si moltiplicheranno giorno dopo giorno (i casi avuti finora sono stati provocati dai cosiddetti virus parainfluenzali), con un andamento lento che raggiungerà il suo picco massimo come sempre tra gennaio e febbraio, garantendo un discreto numero di ammalati anche per le festività di Natale 2011, ma difficilente si supererà la media prevista totale di circa 3 milioni di influenzati.
Per chi non volesse sottoporsi al vaccino antinfluenzale rimangono le alterntive naturali o omeopatiche (Oscillococcinum ad esempio, da cominciare a prendere subito), ed altri consigli preziosi, come quelli dettati dalla stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che riconducono semplicemente le norme di un’ igiene certa e responsabile. Quali? Prima di tutto lavarsi le mani spesso, soprattutto prima di mangiare o comunque dopo che si è stati a contatto con oggetti toccati da più persone o in ambienti affollati (come il supermercato, un ufficio pubblico, una classe in una scuola…); poi è importante usare mascherine si si va in un posto particolare, come un ospedale, non solo per prevenire l’influenza a se stessi, ma anche in caso di un leggero malessere per non trasmetterla ad altri. Buona norma è anche usare fazzolettini di carta usa e getta (al posto giusto e non in strada!!) sia per gli starnuti che per la tosse, ed infine, cercare di riposare più a lungo possibile in caso di sintomi rilevanti: il vostro ufficio non scapperà, ed i vostri colleghi eviteranno di essere contagiati da voi. Soprattutto però in uno stato di già indebolimento fisico dovuto dall’influenza stagionale, esporsi a stanchezza e altre infezioni, non può che peggiorare le cose. Ricordatelo.
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