Ecco i consigli dell’endocrinologo per perdere peso senza dovere a tutti i costi rinunciare al gusto.
Difficile individuare un percorso accertato e univoco: quando si parla di cure dimagranti, ciascuno ha da dire la propria: esperti, profani, magri e grassi, uomini e donne. Dimagrire è una necessità assai impellente specie nei giorni nostri, in cui ciascuna statistica porta alla luce casi di obesità importante fin dai primi anni dell’infanzia. Meglio i carboidrati o le proteine? Occorre tagliare gli zuccheri e i grassi per mangiare a sbafo solo frutta e verdura o è sempre funzionale la mitica dieta mediterranea?
C’è chi ci ha provato in ogni modo ed è perennemente a dieta, ma l’ago della bilancia si rifiuta di scendere. Ossessionato dall’idea di perdere peso, si è rivolto ai migliori nutrizionisti, ma con scarsi risultati. Questo perché l’organismo vive la dieta come un segnale di carestia, come “qualcosa” che manca, e quindi si difende producendo meno leptina (dal greco “leptos”, che vuol dire sottile), l’ormone del dimagrimento che funziona da ponte tra il tessuto adiposo e il cervello. I motivi possono essere diversi e i segnali del fatto che non riusciamo a perdere peso vanno tenuti sotto controllo.
Primo tra tutti i famoso “effetto yo-yo”. Il peso oscilla e se un giorno diminuisce, quello seguende aumenta, in questo caso è bene fare dell’attività fisica per mantenere il peso raggiunto: con il moto i mitocondri, cioè le centrali energetiche delle cellule si attivano, il fisico brucia di più e quindi il peso cala. Altro segnale da non sottovalutare è la mancanza di proteine, in quanto si tende a preferire la dieta iperproteica, che stimola il metabolismo aiutando la liberazione dell’ormone della crescita dal potere dimagrante. Non bisogna assolutamente rinunciare ai carboidrati, in quanto sono loro che, favorendo la secrezione di seratonina, mantengono alto il livello dell’umore, e se la dieta non li apporta si rischia la depressione.
Inoltre, non bisogna trascurare l’insulina: quando si mangiano carboidrati, nel sangue passa una certa quantità di zuccheri e per mantenerla ai giusti livelli, durante i pasti, il pancreas produce un ormone detto insulina capace di aprire le porte delle cellule, che incamerano gli zuccheri utili per l’energia. È l’insulina che avvisa il sistema nervoso della sazietà raggiunta. È importante anche non ignorare i sintomi che ci invia il nostro corpo, come stanchezza al mattino, occhi gonfi, ritenzione idrica, particolare sensibità al freddo: in questi casi è opportuno fare un esame clinico.